
La stazione
Stradella (Pavia), 16 settembre 2018 - Stazioni super tecnologiche con un sofisticato sistema di controllo a distanza, ma a parte i ritardi, soprattutto dei convogli pendolari (anche ad agosto, mese di fiacca, è scattato il bonus per gli abbonati), adesso si apre un altro fronte di polemiche. I passaggi a livello, soprattutto in due punti cruciali della viabilità urbana, a Broni (via Ferrini) e Stradella (via Mazzini-via Po) spesso chiusi ad oltranza.
«Anche mezz’ora a causa di ritardi dei treni in transito», denuncia con un esposto il Codacons. E i residenti del quartiere Nord di Stradella incalzano: «Ci sono fasce orarie di assoluta criticità come fra le 7 e le 8 o verso le 18. Possono formarsi code anche di 700-800 metri a causa del passaggio a livello chiuso». E la questione si complica anche con situazioni a rischio sulla ex Statale Padana Inferiore, soprattutto per il caotico incrocio fra via Mazzini e via Po, a Stradella. Che fare? Rete Italia che gestisce la linea ha già fatto avere al Comune un maxi progetto che punta a chiudere definitivamente non solo il passaggio a livello di via Po-via Mazzini bensì anche quello di Regione Badia e quello di via Levata. Due tunnel pedonali e uno ad uso viabilistico (in via Levata) in alternativa: oneri a carico delle Fs, ma iter complicato perché deve essere valutato l’impatto sul Piano generale traffico urbano approvato a maggio 2017.
Insomma i tempi relativi all’iter burocratico non si preannunciano rapidi. Nel frattempo il Codacons suggerisce di ripristinare un presidio fisso di personale alla stazione di Stradella: «Ipotesi irricevibile» da parte Fs. Anche perché il motivo delle chiusure prolungate dei passaggi a livello dipenderebbe da altri due motivi: l’aumentata frequenza dei transiti anche di treni merci e l’incremento, a breve, di treni ad alta velocità.