PIERANGELA RAVIZZA
Cronaca

Stradella, ospedale ora a mezzo servizio

A causa anche della recrudescenza della pandemia reparti chiusi per mancanza di personale trasferito in altri nosocomi

Reparti dell’ospedale di Stradella da tempo in sofferenza di personale

Stradella (Pavia), 29 ottobre 2020 - L’ospedale di Broni e Stradella resta Covid free, ma l’allerta è massima anche perché sarebbero accertati, ogni giorno da almeno una settimana, diversi casi di contagiati e poi dirottati su Voghera (soprattutto) e Pavia. "E’ una situazione che viene monitorata giorno dopo giorno e quindi può mutare", fanno sapere dall’Asst di Pavia. Come per quanto riguarda il susseguirsi di voci, notizie e prese di posizione su funzionalità o meno di alcuni reparti. Due le interrogazioni urgenti di Piergiorgio Maggi a nome del gruppo Torre Civica e da Mattia Grossi per la Strada Nuova di Stradella ed indirizzate al sindaco, Alessandro Cantù, per avere notizie certe. Non facili da ottenere. In ogni caso il punto nascite che, secondo un’indicazione di alcuni giorni fa, prima della recrudescenza della pandemia, poteva riaprire entro fine mese, per ora, non riprenderà. L’esigenza di supportare l’hub Covid della Fiera di Milano con sanitari del Policlinico , si ripercuote a catena anche su Stradella dove, da mesi, mancano anestesisti che si pensava di avere in convenzione con il San Matteo di Pavia.

Il reparto di Chirurgia, invece, almeno fino a ieri, funzionava, seppur parzialmente. Stop, come altrove, agli interventi programmati e si procede per alcune urgenze non complesse (a Stradella non c’è terapia intensiva post operatoria), mentre altri casi urgenti fanno sempre capo a Voghera. Regolari, per ora, gli ambulatori. Il Covid fa paura anche in Oltrepo, ma non si conosce l’esatta dimensione, in quanto, a differenza di Voghera, i sindaci non rendono noti i dati giornalieri. Un indicatore può essere rappresentato dall’afflusso al Pronto Soccorso di Stradella. Situazione ben diversa rispetto a febbraio, marzo e aprile quando arrivavano pazienti o sospetti casi dal Lodigiano e dal Cremonese. Aumenta, invece, l’afflusso di residenti: "E, spesso e per fortuna, si tratta di situazioni non preoccupanti che potrebbero essere trattate anche a casa", fanno sapere alcuni operatori. Alcuni servizi come il drive in per tamponi istituito a Broni nel piazzale della piscina, grazie ad un accordo fra Comune e un laboratorio privato di analisi attira persone residenti anche altrove, come ad esempio una coppia di San Martino Siccomario: "Era una settimana che cercavamo ovunque, anche a pagamento, per fare il tampone dopo un periodo di isolamento senza sintomi per poter tornare al lavoro. Fortuna abbiamo trovato a Broni".