Spiraglio cassa per evitare di traslocare

La vertenza tra operai Fiscatech e l'azienda di Vigevano si fa più concreta: possibile trasferimento a Cormons, con incentivi per chi accetta e cassa integrazione per gli altri. Sindacati e azienda al lavoro per tutelare i lavoratori.

Spiraglio cassa per evitare di traslocare

Spiraglio cassa per evitare di traslocare

C’è forse uno spiraglio concreto nella vertenza che riguarda gli operai Fiscatech, una delle aziende storiche della città, che nelle ha annunciato l’intenzione di spostare la produzione nello stabilimento di Cormons (Gorizia). I lavoratori interessati sono 57. L’azienda ha fatto sapere di stare valutando la possibilità proposta dai sindacati per chi non accetterà il trasferimento – al momento solo una dozzina sarebbe disponibile a cambiare sede – di accedere alla cassa integrazione in deroga.

Un primo incontro tra le parti è avvenuto nei giorni scorsi e un secondo è in agenda per il 17 aprile. L’azienda sarebbe disposta a concedere adeguati incentivi per coloro che accetteranno di spostarsi mentre per gli altri potrebbe optare per gli ammortizzatori sociali almeno sino alla fine dell’anno, con l’opportunità di seguire percorsi di riqualificazione per nuovi sbocchi professionali. Il dato sicuro è che la produzione della Fiscatech a Vigevano non proseguirà.

"L’azienda ci ha fatto sapere di avere in atto una serie di valutazioni – fanno sapere le organizzazioni sindacali – soprattutto di ordine economico sulle nostre proposte, anche perché ci sono diversi lavoratori che, grazie alla cassa integrazione, potrebbero maturare l’anzianità per andare in pensione. Il nostro obiettivo è offrire la più ampia tutela a tutti i lavoratori, quali che siano le scelte che compiranno". In altre parole l’idea è quella di "scongiurare il rischio delle cosiddette dimissioni per giusta causa di coloro che non accetteranno il trasferimento". La ragione del trasferimento della produzione sarebbe legata anche a un nuova tipologia che non sarebbe attuabile nella struttura vigevanese.

Umberto Zanichelli