MANUELA MARZIANI
Cronaca

Solidarietà alla Palestina. In università è “acampada“

Gli studenti occupano il cortile Volta fino alla ripresa delle lezioni di domani "A Gaza la gente chiede aiuto, dobbiamo essere la loro cassa di risonanza".

Solidarietà alla Palestina. In università è “acampada“

Solidarietà alla Palestina. In università è “acampada“

Fino a domani le tende piantate venerdì sera dagli studenti rimarranno nel cortile Volta. Durante il fine settimana, quando l’Università è aperta, ma le lezioni sospese la statua di Alessandro Volta continuerà ad avere la kefiah e in mano la bandiera palestinese, poi i ragazzi potrebbero essere allontanati. "Per il momento - hanno detto gli organizzatori - il cortile è una zona liberata in solidarietà al popolo palestinese". L’ “acampada“, partita negli atenei statunitensi che poi si è allargata anche all’Italia, a Pavia è stata preparata da tre assemblee, molti volantinaggi, un corteo interno e una conferenza pubblica che non si è potuta tenere in un’aula universitaria perché non è stata concessa.

"Dobbiamo fare da cassa di risonanza alla gente che chiede aiuto da Gaza - ha aggiunto B., studente di origini italo-palestinesi che ha dato il via alla protesta piantando venerdì le prime 20 tende -. Da 17 anni sono sottoposti a un embargo e negli ultimi sette mesi stanno vivendo in una condizione disumana, è stata tagliata l’acqua, l’elettricità, non ci sono viveri". Dopo un aperitivo preparato dalla giovane comunità palestinese, nel cortile si sono sentite le testimonianze di chi è originario della Palestina. "Venerdì sera siamo partiti in una quarantina - ha aggiunto Paola Caretti - poi le persone sono piano piano arrivate. Al momento dell’assemblea che avevamo organizzato eravamo una settantina di persone". Free Palestine e stop genocide si legge sulla balconata che si affaccia sul cortile. "Continueremo a sostenere il popolo palestinese e le sue battaglie - ha proseguito B. -, finché anche il nostro governo e le nostre istituzioni non prenderanno concretamente posizione contro Israele e il massacro che sta attuando". E nel pomeriggio di ieri gli studenti si sono uniti al corteo organizzato dall’Assemblea per il diritto alla casa. "Il governo di Netanyahu - è stato detto -, vuole cacciare i palestinesi da Rafah per mandarli nel deserto del Sinai. Solo la mobilitazione delle masse in tutto il mondo può fermare Israele". Da piazza della Vittoria il corteo è arrivato in Università.