Sigilli alle aule da oltre quattro mesi: "Rivogliamo la nostra scuola"

Presidio del comitato dei genitori. "Non abbiamo certezze sulla riapertura, le nostre vite sono stravolte"

Sigilli alle aule da oltre quattro mesi: "Rivogliamo la nostra scuola"

Sigilli alle aule da oltre quattro mesi: "Rivogliamo la nostra scuola"

Hanno disegnato la loro scuola, quella che da oltre quattro mesi non possono vivere, mentre i loro genitori firmavano una presa di posizione per chiedere la riapertura in sicurezza dell’edificio, sotto sequesto dopo l’inchiesta Clean. Ieri pomeriggio il comitato “Genitori Acerbi“ ha organizzato un presidio in piazza Regina della pace. "Non abbiamo certezze sulla riapertura della scuola e sui tempi – dice il presidente del comitato Flavio Ravenna –. Pensavamo che a settembre i bambini potessero rientrare, invece ora le speranze si affievoliscono". A spegnere le speranze è la necessità ravvisata dalla procura di sottoporre l’edificio sotto sequestro a una nuova perizia. "I bambini non hanno perso un giorno di scuola – prosegue Ravenna –, la direzione ha fatto tutto il possibile, il Comune ha messo a disposizione il pulmino per il trasporto, ma i problemi non mancano. Ci sono fratelli divisi in due istituti, non hanno il servizio mensa e devono mangiare sui banchi. Inoltre chi faceva sport, adesso fatica a rientrare in tempo, mentre i più piccoli che avevano appena finito l’inserimento, in alcuni casi non hanno più la loro maestra e hanno perso il loro punto di riferimento". La priorità per i genitori è avere una scuola sicura.

"Vorremmo avere certezze sui tempi della riapertura per poterci organizzare – aggiunge il presidente del comitato –. I nostri ragazzi negli ultimi 4 anni, dove hanno dovuto fronteggiare continue sfide: prima il Covid, poi i lavori durante le lezioni e infine il sequestro. I bambini e le loro famiglie meritano di tornare alla normalità e di poter riprendere la scuola come prima che questa brutta vicenda venisse alla luce. Siamo qui perchè vogliamo che i disagi dei bambini e dei genitori di San Genesio non vengano dimenticati o sottovalutati".