"Se non fai quel che voglio, ti uccido". Un incubo lungo 20 anni

Espulso dall’Italia il marocchino 60enne, irregolare, che costringeva così la moglie a subire violenza sessuale

Era già stato espulso anche da Pavia. Un marocchino 60enne, irregolare da diversi anni sul territorio italiano e pregiudicato, è stato accompagnato nella giornata di mercoledì al Centro di permanenza per i rimpatri di Torino da personale dell’Ufficio immigrazione della Questura di Monza e della Brianza. Nei suoi confronti risultavano essere già stati emessi in precedenza rigetti del permesso di soggiorno per pericolosità sociale e provvedimenti di espulsione sia dal prefetto di Milano sia da quello di Pavia. L’ultima espulsione, con accompagnamento coatto al Cpr di Torino per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale, è scattata a seguito della condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex coniuge.

Il 60enne ha infatti abitualmente maltrattato la moglie per oltre vent’anni, sottoponendola a reiterati atti di vessazione fisica e morale, con sofferenza fisica e psichica, costringendola con la forza a subire rapporti sessuali e minacciandola di morte: "Se non fai quello che voglio, ti ammazzo". Come soggetto socialmente pericoloso, il marocchino è stato dunque portato al Cpr di Torino, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione centrale per l’immigrazione del Dipartimento della pubblica sicurezza. Nella struttura torinese dedicata, il 60enne irregolare e socialmente pericoloso sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo, questa volta definitivo.

S.Z.