San Martino, il caso multe: "Evitare le sanzioni? Serve il righello"

Il "Semavelox" dotato di telecamera non perdona. Basta superare di poco la linea d’arresto con le ruote

Polemica per le multe

Polemica per le multe

San Martino (Pavia) - Il semaforo che diventa rosso e l’auto che con le ruote finisce appena oltre la linea d’arresto. Sotto lo sguardo attento delle telecamere che riprendono tutto, per la Polizia locale è stato violato il Codice della strada e si viene multati. Sta accadendo a molti tra coloro che devono raggiungere la frazione Rotta di Travacò attraversando l’incrocio. C’è chi in moto supera le auto in coda e prova a mettersi davanti a tutti per “bruciare“ il semaforo e viene sanzionato, ritenendo assurda la multa.

"Dobbiamo girare con un righello? – domanda Angelica Maruffi, tassista che ha oltrepassato la linea d’arresto con la propria auto privata ed è stata multata – Io mi sono fermata al rosso, ma siccome le ruote davanti hanno oltrepassato la riga, mi è arrivata la multa e mi decurtano due punti dalla patente. Hanno fatto benissimo a mettere la telecamera in un incrocio brutto, dove si verificavano sempre incidenti, ma dovrebbero avere un po’ di tolleranza. L’incrocio è stretto, talvolta bisogna spostarsi perché passa l’autobus, non si può essere fiscali. Mi sento vessata come cittadina che è costretta a passare da quel punto. Andrò in Comune sia a Travacò sia a San Martino".

Questa mattina la donna incontrerà il sindaco di San Martino Siccomario Alessandro Zocca, al quale non chiederà di toglierle la sanzione. "Pagherò la multa – aggiunge Angelica Maruffi – però non posso permettermi di pagare contravvenzioni a ripetizione perché sono costretta a passare da quell’incrocio e può capitare di superare la linea d’arresto. A Monza il giudice di pace ha annullato le multe date con questo sistema, vediamo se anche a Pavia accadrà".

Nell’attesa di un eventuale ricorso al giudice di pace, altri hanno ricevuto la multa e hanno deciso di pagare subito i 34,40 euro per approfittare della riduzione del 30% e non pensarci più. Non tutti però riescono ad archiviare l’errore senza fiatare. C’è pure chi ha commesso l’infrazione due anni fa, ha pagato, ma siccome ha dimenticato di dichiarare chi si trovasse al volante dell’auto quando ha superato la linea d’arresto, adesso ha ricevuto una cartella da oltre 800 euro. "Non intendo incorrere in quell’errore – mette le mani avanti la tassista Maruffi – e neppure farmi triplicare la sanzione. Pagherò, anche se sono arrabbiatissima".