
Una parte della numerosa platea composta da circa 500 “cervelli“ che ha partecipato ai lavori presso il collegio Nuovo di Pavia
Una serie di scosse di bassa intensità ieri ai Campi Flegrei, un terremoto molto più forte pochi giorni fa al largo di Rodi che ha fatto tremare anche la Turchia. Sono diversi i movimenti tellurici che vengono registrati e che spesso provocano danni agli edifici e alle strutture. Ma in futuro i rischi e le perdite di vite umane dovrebbero ridursi notevolmente.
E’ questo l’obiettivo che si pone la seconda generazione dell’Eurocodice 8: la nuova frontiera della sicurezza sismica in Europa. Per parlarne ieri al collegio Nuovo di Pavia si sono ritrovati 200 tecnici e 300 professioni hanno seguito da remoto l’importante occasione di confronto tra accademici, professionisti, istituzioni e studenti sul futuro della sicurezza strutturale e della normativa tecnica applicata all’edilizia e alle infrastrutture. Organizzato da Fondazione Eucentre e Consorzio ReLUIS, all’evento hanno partecipato docenti e ricercatori delle principali università italiane, tra cui il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l’Università degli studi di Napoli Federico II, l’Università dell’Aquila, l’Università di Genova e l’Università di Pavia. Non casuale la scelta di tenere nel capoluogo pavese il confronto: Pavia, infatti, con l’ateneo e l’Eucentre ha dato un contributo fondamentale alla stesura dell’Eurocodice 8, la norma tecnica europea che regola la progettazione delle costruzioni affinché siano in grado di resistere a eventi sismici di diversa intensità, minimizzando il rischio per le persone e garantendo la continuità funzionale degli edifici strategici.
La sua nuova versione, nota come EC8-2G, è frutto di un processo di revisione profondo e partecipato, che ha visto il contributo determinante di 150 ricercatori. "Negli ultimi 10-15 anni - ha spiegato Paolo Morandi, ingegnere strutturista e ricercatore della fondazione Eucentre - Lo standard europeo per la progettazione delle strutture in zona sismica vuole ridurre il rischio e avere strutture nuove più resilienti".
Durante la giornata sono state affrontate tematiche come la pericolosità sismica, le nuove formulazioni degli spettri elastici di progetto, le metodologie di analisi strutturale, le classi di duttilità, le tipologie costruttive più diffuse e le strutture dotate di sistemi di isolamento o dispositivi antisismici. Un’attenzione particolare è stata riservata anche alla progettazione di ponti e strutture speciali.