Manuela Marziani
Cronaca

Riaffiora calotta cranica sulle sponde del Po: accertamenti sul reperto

Un cittadino di Pavia fa un macabro ritrovamento: un frammento osseo, probabilmente una parte di calotta cranica umana. I carabinieri indagano per stabilire la datazione del reperto e se sia collegato a una persona scomparsa recentemente

Fiume Po (Foto repertorio)

Fiume Po (Foto repertorio)

Avvolta nel mistero la macabra scoperta fatta giovedì da un cittadino che stava passeggiando in zona Cava, lungo l’argine del Po. L’uomo ha notato qualcosa di strano. Parzialmente sommerso dalla sabbia, infatti, c’era un frammento osseo, con ogni probabilità una parte di calotta cranica umana. Il ritrovamento presentava spigoli arrotondati dall’erosione del fiume e l’assenza di parti molli.

Sul posto sono arrivati i carabinieri di Broni che sono stati avvisati dall’uomo. Subito i militari hanno cercato se ci fossero altri frammenti o elementi che potessero aiutare a ricostruire la storia di quella parte di un corpo umano restituito dal fiume, ma non hanno trovato nulla.

Il reperto è stato quindi consegnato alla sezione scientifica della polizia che dovrà indagare per stabilire la datazione del frammento. Si deve capire, infatti, se siano resti provenienti da un lontano passato oppure se appartengano a una persona scomparsa in epoca più recente e mai ritrovata. Nel caso appartenesse a un periodo più vicino al nostro, potrebbe anche non essere un pavese. Con le ultime piogge, infatti, il livello del Po si è alzato e la corrente ha portato a valle tronchi e diverso materiale.

"Al momento non ci ulteriori sviluppi al di fuori dello stesso ritrovamento" ha detto il sindaco Adriano Piras che è stato subito informato. Soltanto pochi giorni fa, a San Martino di Trecate un cittadino ha visto un corpo in un bosco sulle rive del Ticino. I resti, che sono stati identificati, appartenevano a Liliana Anagni, una ottantenne milanese scomparsa 9 mesi fa. Il figlio ora è indagato per omicidio e occultamento di cadavere.