Restyling al dormitorio. San Carlo

A Pavia, il dormitorio San Carlo necessita di una manutenzione straordinaria per garantire l'agibilità dopo il trasferimento degli utenti. Il progetto prevede sostituzione serramenti, riparazione infiltrazioni e rifacimento impianti. Il costo previsto è di 100mila euro. Anche il Villaggio San Francesco sarà chiuso per ristrutturazione, cambiando destinazione d'uso da stranieri minorenni a persone in difficoltà temporanea.

Restyling al dormitorio. San Carlo

A Pavia, il dormitorio San Carlo necessita di una manutenzione straordinaria per garantire l'agibilità dopo il trasferimento degli utenti. Il progetto prevede sostituzione serramenti, riparazione infiltrazioni e rifacimento impianti. Il costo previsto è di 100mila euro. Anche il Villaggio San Francesco sarà chiuso per ristrutturazione, cambiando destinazione d'uso da stranieri minorenni a persone in difficoltà temporanea.

Manutenzione straordinaria per il dormitorio San Carlo (nella foto). L’intervento si è reso necessario per ottenere l’agibilità dopo il trasferimento degli utenti dal Villaggio San Francesco a via San Carlo. Come prevede il progetto della Giunta, dovranno essere sostituiti i serramenti esterni e interni, rimosse le porte interne e riparate le infiltrazioni provenienti dalla copertura, prima di effettuare la tinteggiatura delle superfici interne. Da sistemare anche i canali di gronda e da rifare gli impianti idrico-sanitario ed elettrico. I lavori, che comporteranno una spesa di 100mila euro, arrivano dopo un’altra ristrutturazione ultimata meno di un anno fa. In quel caso erano stati realizzati nuovi spazi, ma anche una nuova idea di accoglienza da adottare nella struttura che può ospitare fino a venti senzatetto in stanze con nuovi mobili e un kit personalizzato che comprende lenzuola e asciugamani.

E dopo l’estate anche il Villaggio San Francesco verrà chiuso per ristrutturazione e rifunzionalizzazione. Contrariamente a quanto accade oggi con il Villaggio proposto alle famiglie sfrattate e ai minori non accompagnati, gli utenti cambieranno. Come annunciato dall’assessore ai Servizi sociali Francesco Brendolise, il Villaggio non sarà più destinato a stranieri minorenni bensì a persone in temporanea difficoltà con le quali costruire un progetto che le aiuti a ritrovare l’autonomia. Un’idea non nuova: quando il Villaggio era stato inaugurato doveva essere un laboratorio sociale, poi la situazione è cambiata. In viale Sardegna sono arrivati diversi minori non accompagnati, che bighellonano dando anche vita a risse. Gli ultimi cinque ospiti minori sono stati spostati in comunità. E il Villaggio sta già cambiando.

M.M.