Pavia, la rabbia di chi vive il fiume: "Il progetto Waterfront si dimentica del Ticino"

Le Remiere e le attività economiche chiedono di essere interpellate

La riva sinistra sarà riqualificata con 17 milioni

La riva sinistra sarà riqualificata con 17 milioni

Pavia - Con l’arrivo della primavera dovrebbe muovere i primi passi il progetto Waterfront, con cui si vuole riqualificare la riva sinistra del Ticino spendendo 16,9 milioni, 15,3 dei quali dalla Regione. Entro il 2027 Pavia dovrebbe avere un hub turistico al posto dell’ex centrale termoelettrica, servizi al parco della Sora ma anche spazi per l’ippoterapia e un lungo percorso ciclopedonale che invogli i cittadini a frequentare le rive.

Da ristrutturare poi una parte del complesso della basilica di San Lanfranco e alcuni immobili all’ex caserma Rossani. E il fiume? Il progetto Waterfront avrebbe dovuto essere condiviso con le associazioni remiere per raccogliere idee e proposte, eppure chi vive il Ticino aspetta ancora che si costituisca il Tavolo tecnico permanente tra gli enti che a diverso titolo si occupano del fiume: le associazioni remiere, gli imbarcaderi e tutti coloro che vi svolgono attività economiche. Anche un emendamento proposto da Daniele Travaini (maggioranza) e Alice Moggi (opposizione) approvato dal Consiglio comunale alla fine del 2022 prevedeva, oltre alla pulizia delle rive e un maggior controllo da parte della Polizia locale, di raccogliere segnalazioni dai principali fruitori e una condivisione del progetto Waterfront per raccogliere proposte.

L’altra sera il Coordinamento delle remiere spontaneamente costituito si è incontrato con i rappresentanti degli imbarcaderi di Pavia e Travacò e con chi gestisce un’attività economica tra il ponte della Becca e il Chiozzo di Pavia . "Il Tavolo è importante – hanno detto gli esponenti del Coordinamento delle remiere – perché il fiume ha diversi problemi di cui vogliamo discutere". Il lago Maggiore, infatti, è un metro sotto il livello medio per metà gennaio e il livello del Ticino potrebbe risentirne con l’arrivo della bella stagione. "L’emendamento approvato a maggioranza relativa assume un’importanza rilevante perché recepisce le richieste che noi abbiamo sempre formulato e su cui il sindaco si è sempre dimostrato distratto". Le remiere vorrebbero accendere i riflettori sulla salute del fiume, che senza acqua non vive.