
Il trasloco
Pavia, 26 luglio 2019 - Pavia Calcio addio. Con un camion fermo nel campo sportivo in attesa di caricare dalle borse agli attaccapanni e il cambio della serratura del Fortunati, si sono consumati gli ultimi istanti della società di via Alzaia. E non sono stati istanti tranquilli. Ieri, infatti, allo stadio Fortunati si è vissuta una mattinata concitata con la frenesia tipica dei traslochi o, peggio ancora, degli sgomberi.
Se infatti da un lato la società voleva svuotare la sede per trasferirsi a Trezzano sul Naviglio dove si allena su un’area di proprietà di un dirigente che è riconducibile al Pavia, dall’altro il Comune che da giorni chiedeva al nuovo presidente Giuseppe Nucera le chiavi dello stadio, era preoccupato per quel trasferimento. Non a caso il trasloco si è svolto sotto gli occhi dell’assessore allo Sport Pietro Trivi e della polizia locale. Tra i mobili, i quadri, le varie attrezzature e una lavatrice, gli addetti avevano il compito di portare via anche i computer che potrebbero contenere le fatture delle utenze o i documenti importanti per l’amministrazione comunale che ha incaricato uno studio legale romano di avviare un procedimento civile per il recupero dei 230mila euro relativi al contratto di locazione e alle utenze. Pur di rientrare della somma, Palazzo Mezzabarba potrebbe anche chiedere e ottenere un pignoramento, ma ora non troverebbe più nulla. Forse neppure il trattorino per la manutenzione del terreno di gioco che l’ex presidente Cristina Rasparini, pure lei presente ieri mattina, reclamava senza riuscire ad ottenerlo prima di essere allontanata dalla polizia.
Una volta allontanati tutti gli addetti ai lavori, la serratura è stata cambiata, ma sulla vicenda dello stadio e della società non è stata messa la parola fine. Ieri sera in Consiglio comunale è stata discussa una nuova istant question presentata da Alice Moggi di Pavia a colori che chiedeva per quale motivo, «se il Foro competente è quello di Pavia, il Comune abbia deciso di rivolgersi a uno studio romano con tutti i professionisti pavesi che collaborano con il Mezzabarba» e «se lo stadio Fortunati e quello di via Mascherpa ora siano agibili».