Operaio ucciso Sarà scontro sull’imputazione

Operaio ucciso  Sarà scontro  sull’imputazione

Operaio ucciso Sarà scontro sull’imputazione

È stata effettuata ieri la perizia necroscopica sul corpo di Christian Ikogwe, 25 anni, l’operaio nigeriano, incensurato e regolare nel nostro Paese, morto nella notte tra giovedì e venerdì a seguito delle coltellate che gli ha inferto Antonio Canale (nella foto), 46 anni, pluripregiudicato, residente alla Cascina Montericco di Mortara. L’uomo è accusato di omicidio volontario. Un capo d’accusa che il difensore di Canale, l’avvocato Francesca Quarto, tenterà di demolire puntando sull’eccesso colposo di legittima difesa. Canale è infatti intervenuto su richiesta della madre, una donna di 67 anni, che era stata minacciata verbalmente e fisicamente dalla vittima e dal fratello di 31 anni che abitava con lui. Il quarantaseienne ha sempre risposto alle domande, prima del sostituto procuratore della Repubblica Paolo Mazza e poi, lunedì in sede di convalida, a quelle del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Pavia, Luigi Riganti. Secondo la sua versione i due fratelli avevano chiesto alla madre di potersi allacciare alla rete elettrica dopo che la loro utenza era stata bloccata per il mancato pagamento di una bolletta molto salata, derivante probabilmente da un largo utilizzo dell’energia elettrica per il riscaldamento. La donna aveva acconsentito chiedendo loro di utilizzarla per il frigorifero e per le stufette ma un accesso all’appartamento che i due fratelli avevano regolarmente affittato, aveva portato alla scoperto di una serie di allacciamenti che, di fatto, alimentavano tutti gli elettrodomestici di casa. Dì la discussione poi degenerata. Um.Za.