STEFANO ZANETTE
Cronaca

Omicidio-suicidio a Borgarello, passione e soldi dietro il delitto

Tra la vittima e l’omicida-suicida una relazione tormentata

Investigatori sulla scena del delitto a Borgarello

Borgarello (Pavia), 28 maggio 2019 - Un intreccio parecchio complicato. Le due vite che si sono spezzate nella duplice tragedia di domenica a Borgarello erano legate da un doppio filo, tra soldi e passione, che s’è tranciato nel modo più drammatico. Ma che pare si fosse già incrinato da qualche tempo.

Mileidy Verdial Canales, la ventiseienne originaria di Cuba trovata strangolata nella camera da letto della villetta bifamiliare in via Leonardo da Vinci, era infatti tornata a vivere a Borgarello solo da pochi giorni. Enrico Lanati, il quarantottenne che l’ha uccisa e poi s’è suicidato, originario di San Donato Milanese, dalla precedente residenza a Corsico s’era trasferito circa un anno e mezzo fa a Borgarello, per avvicinarsi al capannone, nella zona di Certosa di Pavia, dove aveva la sede operativa la sua ditta di recupero materiali ferrosi, che aveva rapporti commerciali in particolare con la Polonia. La giovane cubana ufficialmente era assunta come colf, ma il delitto rivela una relazione passionale fra i due, anche se gli stessi carabinieri stanno ancora cercando di accertare il loro rapporto, in un intreccio complesso. Ieeri in caserma s’è presentata una donna originaria dell’Uruguay, 37enne, che è risultata essere la moglie di Enrico Lanati. Oltre che sposata con l’omicida-suicida, risulta ancora residente nella villetta di Borgarello, anche se ha chiarito con i carabinieri che vive altrove e né sabato né ieri era nel Pavese. Nel frattempo i carabinieri avevano convocato il marito della 26enne cubana uccisa, che appunto era risultata sposata con un altro uomo italiano: ieri è stato ascoltato, ma vive a Milano e già da qualche tempo non aveva più alcun rapporto con la moglie.

La donna, dopo una prima convivenza a Borgarello, era in realtà rientrata a Cuba. E quando era tornata in Italia, già da alcuni mesi, non era più andata a vivere a Borgarello. Forse la relazione con l’uomo che l’ha poi uccisa s’era già interrotta una prima volta, o forse non era un rapporto continuativo. Al di là del lavoro come colf, tra i due pare che ci fossero già stati problemi, probabilmente per soldi. L’imprenditore non nascondeva le sue disponibilità economiche, messe in mostra con auto sportive e feste con tanti ospiti, ma anche frequenti viaggi tra i Caraibi e la Polonia, per passione i primi, per lavoro gli altri. Il motivo della lite fra i due pare infatti legato a una questione di soldi, che l’uomo accusava la donna di avergli sottratto, forse con l’inganno o la menzogna. La situazione, dopo la festa di sabato sera, nella notte è precipitata: l’omicidio sembra essere stato commesso verso le 3 di notte. Solo dopo parecchie ore l’uomo è uscito di casa con il suo scooter bianco, andando a uccidersi in un pioppeto a Vellezzo Bellini. La pistola è risultata illegalmente detenuta, con matricola abrasa: accertamenti balistici sono in corso per risalire alla provenienza. Il 48enne che domenica l’ha usata per togliersi la vita non aveva comunque alcun precedente penale e un casellario giudiziario immacolato.