Nuovi valori, urbanistica vecchia. L’Imu “risparmia” i contribuenti

La giunta ha approvato l’individuazione dei valori di riferimento per l’anno 2024 ai fini Imu delle aree che saranno rese edificabili dall’approvazione del nuovo piano di governo del territorio. Ma al momento il Pgt vigente è ancora quello redatto alcuni anni fa e, per effetto dell’applicazione della misura di salvaguardia prevista dall’art. 13, comma 12, della L.R. 12/2005, nel caso di aree edificabili sia per lo strumento urbanistico vigente sia per lo strumento urbanistico in salvaguardia, quindi la variante generale al Pgt votata nel gennaio 2023, il valore ai fini Imu/Tasi attribuito al terreno dovrà essere quello più favorevole al contribuente (il meno oneroso). "Il Comune ha voluto determinare per l’anno in corso – riporta una nota di palazzo Mezzabarba –, i valori di riferimento per le aree edificabili in conseguenza dell’adozione della variante generale al Pgt, quale mero atto di orientamento per i contribuenti, senza che tali valori costituiscano vincolo per il potere accertativo dell’ente né, di conseguenza, garanzia di corretto assolvimento del pagamento di imposta per i contribuenti soggetti all’imposta Imu".

L’aliquota ordinaria che si applica a aree fabbricabili, terreni agricoli (qualora non esenti), fabbricati diversi compresi gli alloggi Aler è di 1,06, mentre l’abitazione principale è dello 0,6% e quelle affittate dello 0,96%. Fino al momento in cui la variante al piano di governo del territorio non sarà approvata e approvata sul Bollettino unico di Regione Lombardia, sarà applicato il valore Imu più favorevole ai contribuenti che pagheranno un po’ meno. M.M.