"Nuovi indennizzi, noi così non ci stiamo"

I pendolari della Milano-Mortara condividono la protesta contro la Regione

"Nuovi indennizzi, noi così non ci stiamo"

"Nuovi indennizzi, noi così non ci stiamo"

Non l’hanno presa bene. E non avrebbe potuto essere che così. Dopo l’annuncio da parte della Regione delle nuove modalità per avere accesso al rimborso in caso di ritardi sulle linee ferroviarie, arriva la durissima presa di posizione dei rappresentanti regionali dei viaggiatori nominati nella Conferenza del Trasporto pubblico locale tra i quali figura anche Franco Aggio (nella foto), presidente della MiMoAl, l’associazione dei pendolari della Milano-Mortara.

"A quasi quattro mesi dall’avvio del nuovo contratto di servizio – dicono i rappresentanti in un documento congiunto – e dopo l’inutile incontro di inizio febbraio, la montagna ha partorito il classico topolino. L’indennizzo attuale, pur passando dal 10 al 30%, sarà riconosciuto solo per ritardi superiori ai 15 minuti rispetto ai 5 precedenti e le soppressioni parziali non verranno considerate. Soprattutto è stata disattesa la richiesta di rendere automatico il meccanismo, così come quella di allargare la platea ai titoli di viaggio integrati. Nella sostanza – sottolineano i rappresentanti dei viaggiatori – gli abbonati pagheranno più volte i disservizi: all’acquisto dell’abbonamento, con l’indennizzo che dev’essere richiesto personalmente e maturerà assai meno di frequente, e con lo spostamento delle risorse che, anziché essere devolute al ristoro, andranno a finire in utilizzi non ben definiti. Questo non è certo il tanto sbandierato rispetto per i diritti dei viaggiatori. E e a queste condizioni noi non ci stiamo".

Umberto Zanichelli