No alla sorveglianza speciale per l’attivista di Ultima generazione

Il tribunale di Milano rigetta la richiesta avanzata dalla Questura di Pavia a carico di Simone Ficicchia. Il ventenne: so che verrò comunque giudicato per tutti i blitz, ma era necessario fare qualcosa per il clima

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di Manuela Marziani

Nessuna sorveglianza speciale per Simone Ficicchia, il 20enne attivista di Ultima generazione, protagonista di una serie di blitz negli ultimi mesi, tra cui quello del 7 dicembre con vernice lanciata sull’ingresso del teatro alla Scala. La Sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano ha rigettato la richiesta avanzata dalla questura di Pavia. "Sono molto contento che il tribunale abbia recepito completamente le nostre linee difensive - ha detto Ficicchia ancora un po’ frastornato -. Non mi aspettavo una decisione tanto rapida, i giudici avevano detto di volersi prendere tempo fino alla fine del mese, invece hanno deciso in 9 giorni". La decisione assunta dai giudici rimarca la gravità dei fatti che sono stati contestati a Ficicchia che, tra le altre azioni, si è incollato al vetro di protezione della Primavera del Botticelli agli Uffizi, ma sostiene che debbano essere giudicate singolarmente e sottolinea come lo studente non costituisca un pericolo per la pubblica sicurezza. Sono quasi 40 i procedimenti aperti a carico di Ficicchia per varie azioni negli ultimi mesi e una ventina di fogli di via da varie città.

"Non mi sento un impunito - ha aggiunto l’attivista che proprio ieri ha ricevuto una multa per il mancato rispetto a luglio del foglio di via emesso dal questore di Firenze - e non canto vittoria perché so che verrò giudicato per le diverse azioni compiute, ma tutto il clamore sollevato credo possa aver fatto riflettere sull’emergenza climatica. La nostra strategia punta a sollevare un dibattito e soprattutto l’azione in Senato ha fatto parlare. Ci spiace per i disagi che arrechiamo soprattutto con i blocchi, però crediamo sia il caso di fare qualcosa per il clima e vogliamo farci sentire". Il ministro dell’interno Matteo Piantedosi intende proporre leggi più dure contro i blitz di Ultima generazione e nel Regno Unito ci sarà un inasprimento contro gli scioperi che stanno bloccando il Paese, un pugno di ferro che non bloccherà gli attivisti pronti ad altre azioni anche se piano piano i militanti compariranno davanti ai giudici. A maggio a Roma saranno processati i tre attivisti arrestati per l’imbrattamento del Senato e la prossima settimana esponenti di un altro gruppo ambientalista. "La solidarietà e la vicinanza che ho ricevuto io in questi giorni - ha concluso Simone Ficicchia poco prima di comunicare al padre la decisione del tribunale - saranno restituite a tutti. La mia prossima udienza, invece, fissata per il 23 febbraio 2024". Il tribunale di Milano, però, si è detto pronto a una rivalutazione se ci saranno "nuove e più gravi emergenze".