MANUELA MARZIANI
Cronaca

Nel castello Litta Beccaria "Uffici della Polizia locale irraggiungibili per i disabili"

L’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili ha scritto al sindaco di Gambolò. Pietre sconnesse rendono pericoloso il cortile, poi c’è pure da salire al primo piano.

Nel castello Litta Beccaria "Uffici della Polizia locale irraggiungibili per i disabili"

di Manuela Marziani

Uffici della Polizia locale inaccessibili per i portatori di handicap. Il problema si protrae da marzo, quando per lavori di ristrutturazione gli sportelli sono stati spostati al primo piano del castello Litta Beccaria, raggiungibile soltanto con una scala. "Il castello all’esterno ha due posteggi per disabili a norma – ha scritto Angelo Achilli, presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic) Lombardia e sezione provinciale di Pavia al sindaco Antonio Costantino – Ma il percorso per entrare nel cortile risulta gravemente sconnesso e pavimentato con acciottolato e lastre di pietra completamente sconnesse, con sporgenze di ogni tipo che impediscono non solo l’avvicinamento in carrozzina ma anche per il non vedente e la persona con mobilità ridotta".

La consigliera di opposizione Elena Nai in passato aveva già presentato in Consiglio comunale un’interpellanza per conoscere i tempi di realizzazione dell’ascensore che porterà al primo piano. "I lavori ancora sospesi saranno ultimati alla fine del 2023 – è stata la risposta – Il personale della Polizia locale ha adottato misure agevolative per le persone con disabilità".

"La misura “agevolativa“ non è rispettosa della persona interessata da difficoltà motorie – replica Nai – perché o devono attendere al freddo o sotto il sole senza la dovuta garanzia di riservatezza, oppure vengono portati al piano a braccia rischiando cadute".

Il responsabile del Comitato scientifico regionale Anmic Lombardia, Paolo Colli, ha personalmente effettuato il percorso e stilato una relazione. Dopo il portone e il passaggio carraio tra acciottolato e lastre di serizzo sconnesse si arriva all’ingresso dove un gradino di 4 centimetri impedisce di entrare agevolmente dalla porta di sicurezza a spinta, impossibile da aprire autonomamente per una persona in carrozzina o con equilibrio instabile. Una volta entrati, attraverso un corridoio di circa 6 metri si arriva a una scala con più rampe e poi a un ulteriore corridoio.

"Il bancone di ricezione non possiede una parte bassa accessibile con carrozzina – ha sottolineato Achilli – e quindi è impossibile per una persona in sedia a ruote espletare autonomamente qualsiasi pratica. Anche nel caso venisse predisposto un ascensore, rimane il problema dello spostamento dal posteggio disabili alla prima porta d’ingresso a spinta e della seconda porta di sicurezza per l’ingresso al bancone. Va inoltre modificato il bancone di accoglienza del pubblico, abbassandolo almeno di due metri ad altezza accessibile da carrozzina".