MANUELA MARZIANI
Cronaca

Un anno da primo cittadino: "Pesantissimo, ma è volato"

Michele Lissia traccia il bilancio da sindaco di Pavia: città bella e viva, ma rallentata

Michele Lissia ha vinto al primo turno, alla guida di un’ampia coalizione di centrosinistra

Michele Lissia ha vinto al primo turno, alla guida di un’ampia coalizione di centrosinistra

Esattamente un anno fa Michele Lissia, 43 anni, si insediava a Palazzo Mezzabarba dopo aver vinto al primo turno, alla guida di un’ampia coalizione di centrosinistra. Che Pavia ha trovato? "Ho trovato una città bella e viva, ma rallentata. Una città con energie enormi, culturali, imprenditoriali, civiche, che però si sentivano ai margini delle scelte pubbliche. E una macchina comunale che andava riorganizzata, ascoltata, sostenuta. In questo primo anno abbiamo lavorato per rimettere in moto Pavia, partendo dalla visione di una città più giusta, vivibile, contemporanea". Ma in tanti si aspettavano di più. "È legittimo aspettarsi molto. Anche noi ci aspettiamo molto da noi stessi. Ma abbiamo scelto un metodo: partire dalle fondamenta, senza scorciatoie. In un anno abbiamo messo in campo interventi concreti: abbiamo approvato e finanziato la nuova scuola media in via Tibaldi attesa da vent’anni, investito 9 milioni senza mutui. Approvato il Piano relativo al recupero dell’Ex Neca, ferma per decenni. Abbiamo riattivato il Waterfront, ereditato in forte ritardo e fermo da qualche anno: abbiamo deciso, avviato e in alcuni casi realizzato anche opere già programmate in passato come la rotonda di viale Libertà".

L’opposizione dice che commissionate tanti studi, ma di concreto fate poco. "Noi vogliamo fare bene, non solo fare in fretta. Gli studi servono quando si vogliono evitare errori e si affrontano problemi complessi. Stiamo costruendo una città in grado di prendersi cura delle persone, dei luoghi, dei sogni. Non viviamo di rendita, stiamo seminando cambiamento".

La piscina era una priorità, ma ancora non se ne sa nulla. "Stiamo lavorando concretamente. L’abbiamo trovata chiusa, dismessa, con molte criticità tecniche. A breve sarà oggetto di studio da parte dell’Università. Risolveremo il problema, come promesso". A dicembre aveva annunciato un 2025 eccezionale per Pavia, sei mesi dopo lo conferma? "Sì. Il 2025 è l’anno della Battaglia di Pavia, con eventi di livello internazionale. Ma già ora Pavia sta cambiando passo: pensiamo al ritorno dei grandi concerti con il Pavia Indie Festival, all’Interquartieri, al lavoro con le scuole e i giovani. Pavia torna a essere punto di riferimento per cultura, sport, solidarietà".

Questo primo anno è volato o è stato pesantissimo? "È volato. Ma è anche stato pesantissimo, perché le aspettative sono alte e il tempo sembra sempre poco. Però è stato anche l’anno più bello della mia vita politica. Perché ogni giorno proviamo a fare la differenza, con umiltà e determinazione. Quotidianamente cerchiamo di dare il massimo, ricevendo tutti i cittadini e dedicandoci alla nostra città".