Nei cantieri si continua a morire Già cinque vittime da gennaio

Sos di Panzanella (Uil): "Il superbonus 110% ha salvato l’edilizia ma andrebbe spalmato su più anni"

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di Manuela Marziani

Si continua a perdere la vita nei cantieri edili italiani e della Lombardia. Dall’inizio dell’anno sono già cinque gli infortuni mortali nel settore delle costruzioni. Negli ultimi quattro mesi gli incidenti sono aumentati del 30%. "Denunciamo da anni la mancanza di una strategia nazionale di prevenzione - ha detto il segretario generale della Uil di Pavia, Carlo Barbieri -. La sicurezza nei posti di lavoro deve diventare una priorità per il nostro Paese, c’è bisogno di un impegno collettivo della politica, ma deve diventare anche un tema culturale. Serve personale per i controlli e investimenti per le assunzioni, per le ispezioni e per la ricerca". Negli ultimi cinque anni in provincia di Pavia ci sono stati più di 30mila infortuni e 69 morti. Una media di 6mila incidenti e 14 decessi l’anno.

Una strage alla quale ora si è aggiunta la fretta dei lavori effettuati approfittando del superbonus 110%. Una misura guardata con estremo favore per rilanciare il settore e l’economia, ma che ha visto nascere 11.600 imprese nel solo 2021 con un procedimento semplice, senza dover dimostrare requisiti particolari, con l’unico scopo di accedere al superbonus a discapito della sicurezza. Tanto più che le ispezioni e gli ispettori scarseggiano. In Lombardia nel 2014 si contavano 794 operatori dedicati ai controlli scesi a 683 nel 2020, mentre le Ats nel 2010 disponevano di 993 ispettori diventati 589 nel 2020. E, su 100 cantieri controllati dall’ispettorato del lavoro, il 91% sono irregolari. "Il superbonus 110% - ha aggiunto il segretario generale Feneal Uil, Vito Panzanella - ha salvato il settore. Ma la misura andrebbe spalmata su più anni per sostenere l’edilizia". Su proposta della Feneal Uil Lombardia ha deciso di aumentare gli organici di Ats preposti ai controlli e alla prevenzione e di utilizzare gli agenti della polizia locale, adeguatamente formati, per controlli nei cantieri. "Le misure approvate dalla Regione sono soltanto l’inizio di un percorso - ha concluso il segretario generale di Feneal Uil Lombardia Enrico Vizza - che, per far sì che funzioni deve essere coordinato con la categoria".