MANUELA MARZIANI
Cronaca

Mucche maltrattate, la rabbia: "La messa alla prova è uno scandalo"

I cinque operatore del macello al centro delle polemiche sono comparsi davanti al giudice . Gli animalisti: reati così cruenti vengono considerati minori e le condanne non sono adeguate.

Mucche maltrattate, la rabbia: "La messa alla prova è uno scandalo"

Mucche maltrattate, la rabbia: "La messa alla prova è uno scandalo"

Sono comparsi davanti al giudice i cinque operatori di un macello in provincia di Pavia filmati mentre commettevano terribili violenze contro centinaia di mucche. "Purtroppo è andata come ci aspettavamo - ha commentato il responsabile del team investigativo di Essere Animali Francesco Ceccarelli -: gli imputati sono stati ammessi alla messa alla prova, un rito alternativo che consiste nello svolgere lavori socialmente utili. Secondo noi questo è vergognoso perché dei reati così cruenti e crudeli vengono considerati reati minori e non vengono inflitte condanne adeguate". La messa alla prova è stata richiesta dalla difesa ed è prevista dal codice penale e di procedura penale per determinati reati, tra cui quelli puniti con una pena detentiva massima non superiore a quattro anni. Alla sbarra gli operatori sono andati perché l’associazione, attraverso delle telecamere nascoste, aveva documentato il trasporto di 144 mucche a terra, quelle che non riescono più a rialzarsi, una pratica vietata. Gli animali che, dopo essere stati allevati per la produzione intensiva di latte, non riescono più a reggersi sulle proprie zampe, sono considerate dalla legge non idonee al trasporto e da macellare con urgenza in allevamento, proprio per alleviare le loro sofferenze. Invece venivano trascinati a forza, tirati con un cavo d’acciaio legato alle zampe o a parti ancora più sensibili come corna o collo, spinti con una forca o ancora pungolati con scariche elettriche ripetute.

"Per questi video - ha aggiunto Ceccarelli - siamo stati denunciati per violazione di proprietà privata, interferenze illecite e diffamazione. Anche se le prove che abbiamo raccolto sono servite ad avviare questo processo. In conclusione questo risultato conferma ancora una volta l’urgenza di una riforma delle leggi sul benessere animali, perché il loro riconoscimento come esseri senzienti passa anche dalle aule di un tribunale". Il processo iniziato lo scorso marzo è partito da una denuncia depositata da Essere Animali. "Già in passato in questo stabilimento erano state documentate gravi condotte nei confronti degli animali, a seguito delle quali era scaturita anche un’indagine - ha sottolineato il presidente dell’associazione Simone Montuschi -. E sono numerose le inchieste che evidenziano problematiche sistemiche anche in altri macelli e allevamenti intensivi".