Pavia, matrimonio combinato per regolarizzare uno straniero: irrompe la Polizia

Blitz in Comune per bloccare la cerimonia fra un'italiana e un algerino, organizzata online dietro pagamento di alcune migliaia di euro

Palazzo Mezzabarba, sede del Comune di Pavia

Palazzo Mezzabarba, sede del Comune di Pavia

Pavia, 4 novembre 2019 - Il matrimonio era stato combinato online, per eludere le norme di soggiorno e regolarizzare così la posizione dello sposo, di nazionalità algerina. Ma la polizia Postale, compartimento di Milano, ha intercettato i pagamenti elettronici e scoperto che erano pagamenti per matrimoni con donne italiane, organizzati da un gruppo di persone, sia italiane che straniere, che facevano pagare da 10mila a 15mila euro.

Nell'ambito di queste più vaste indagini è scattato il blitz della polizia, mercoledì scorso (30 ottobre) a Palazzo Mezzabarba, sede del Comune di Pavia. Alla pronuncia del fatidico "sì" sono scattate le manette per la sposa e per i 2 testimoni (uno italiano e uno algerino), a loro volta accusati di aver ricevuto soldi. Nell'ambito dell'operazione sono state sequestrate le fedi nuziali, i 3mila euro in contanti e varie carte di pagamento e telefoni cellulari, oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi.

Questa mattina gli arresti sono stati convalidati e l'autorità giudiziaria ha disposto la scarcerazione delle 2 persone italiane coinvolte, che insieme ai complici stranieri rimangono sottoposti a indagini per la violazione delle norme sull'immigrazione. Per il testimone algerino, oltre che per lo sposo e un terzo straniero coinvolto, sono state avviate le procedure di espulsione.