Marco Mariolini, il cacciatore di anoressiche
Pavia, 15 dicembre 2020 - Il tribunale di Sorveglianza di Milano dice “no“ al “cacciatore di anoressiche“ e al ministero della Giustizia: Marco Mariolini, 61 anni, antiquario originario di Pisogne (Brescia) avrà uno sconto di pena di 45 giorni come già stabilito, non uno di più e non uno di meno.
I giudici hanno rigettato l’istanza di Mariolini, ora detenuto a Torre del Gallo a Pavia per scontare la condanna a trent’anni in seguito all’uccisione nel 1998 della ex compagna Monica Calò, che durante la loro relazione aveva sottoposto a restrizioni alimentari per assecondare la parafilia nei confronti delle donne molto magre. Proprio questa sua perversione l’aveva portato ad autodichiararsi "cacciatore di anoressiche". Mariolini aveva inizialmente presentato istanza al magistrato di Sorveglianza di Pavia chiedendo uno sconto di pena per "inumana detenzione": ciò in quanto, secondo lui, negli anni di detenzione in diverse carceri, non aveva sempre rilevato condizioni in linea coi parametri previsti dalla normativa. Dati che riguardano per esempio lo spazio a disposizione, il numero di occupanti delle celle, la disponibilità di servizi come l’acqua calda. Quindi assistito dai legali Pierluigi e Francesco Vittadini aveva richiesto al magistrato di valutare se alcuni periodi della sua detenzione fossero "degradanti", in modo da ottenere lo sconto.
Il giudice aveva valutato la situazione e disposto che uscisse 45 giorni prima del previsto. Tuttavia, Mariolini aveva presentato un ricorso chiedendo un ricalcolo dei giorni, al fine di ottenere uno sconto maggiore. Nel frattempo però, il ministero della Giustizia aveva fatto opposizione alla decisione stabilita dal magistrato di ridurre di 45 giorni la pena. Ora il tribunale di Sorveglianza ha rigettato entrambe le istanze, validando la sentenza di prima grado. Mariolini, se verranno considerati i benefici di legge che sta maturando in questo periodo, sarà libero a fine aprile. Altrimenti a giugno.