Malore in campo Il defibrillatore salva un arbitro

Malore in campo  Il defibrillatore  salva un arbitro

Malore in campo Il defibrillatore salva un arbitro

Domenica, ore 16.15, l’arbitro si porta verso la metà campo e fischia la fine della partita. Barcolla, crolla a terra, tra la sorpresa generale e resta immobile. La scena si svolge a Ombriano, sul campo parrocchiale. Hanno terminato di giocare le formazioni del campionato Esordienti della Juvenes Capergnanica e la Spinese quando accade il fatto. Qualcuno del pubblico intuisce che il malore accusato dal direttore di gara, un uomo di 48 anni di Crema, potrebbe essere grave e mentre vengono chiamati i soccorsi, entra in campo. Qualcun altro va negli spogliatoi e prende un defibrillatore che porta in campo, dove uno spettatore sta già praticando un massaggio cardiaco. Viene attivato il defibrillatore mentre alle 16.25 arrivano auto medica e ambulanza della Croce Rossa di Lodi. È allertato anche un elisoccorso, pronto al decollo da Bergamo. I soccorritori mettono l’arbitro nell’ambulanza e lo stabilizzano. L’uomo si riprende al punto che l’eliambulanza non è più necessaria e viene trasportato e ricoverato all’ospedale di Crema in codice giallo. Non è in pericolo di vita.

"Molto spavento, soprattutto per i giovani calciatori – dice don Stefano Savoia, che era presente – e molti ringraziamenti a chi ha saputo tempestivamente intervenire, aiutando l’arbitro a superare la grave crisi. Tutto risolto anche grazie alla presenza del defibrillatore a disposizione per essere utilizzato". La scorsa settimana, invece, non è andata così. Una donna di 76 anni colta da un malore in un centro commerciale di Bagnolo Cremasco, dove non vi sono defibrillatori, è deceduta nonostante il massaggio cardiaco praticato dal figlio, in attesa dei soccorsi.

Pier Giorgio Ruggeri