MANUELA MARZIANI
Cronaca

La Iuss di Pavia illumina la galassia: un lampo di luce come non si era mai visto

Uno studio del team di Andrea Tiengo pubblicato su una prestigiosa rivista di Astrofisica

Importante studio sulla galassia dell'Università

Importante studio sulla galassia dell'Università

Così la Via Lattea non era mai stata vista; il più brillante lampo di raggi gamma di tutti i tempi ha fatto la radiografia della nostra Galassia. Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal Letters da un gruppo internazionale di scienziati guidati da Andrea Tiengo, professore associato della Scuola universitaria superiore Iuss di Pavia. I gamma-ray burst (abbreviato in Grb) sono brevi impulsi di radiazione generati dall’esplosione di una stella massiccia in una galassia lontana, che porta probabilmente alla formazione di un buco nero.

Tra le migliaia di Grb osservati finora, quello osservato il 9 ottobre, denominato GRB221009A proprio in base alla data in cui è stato scoperto, è di gran lunga il più brillante. Infatti, pur essendo avvenuto a quasi 2 miliardi di anni luce da noi, GRB221009A è tra quelli più vicini mai osservati, e si è calcolato che un Grb così brillante potrebbe avvenire solo una volta ogni 10mila anni.

Un’altra incredibile coincidenza è che GRB221009A non si trova in una zona qualunque del cielo, ma dove non prevale l’inquinamento luminoso: la Via Lattea. Questo significa che la radiazione del Grb, dopo quasi 2 miliardi di anni trascorsi nello spazio intergalattico, ha iniziato ad attraversare il piano della nostra Galassia, incontrando lungo il suo percorso tutta una serie di dense nubi di gas e polvere.

"I primi anelli – spiega Tiengo che ha condotto questo studio con altri quattro componenti dello Iuss: Paolo Esposito professore associato in astronomia e astrofisica, Andrea Sacchi titolare di un assegno di ricerca, Beatrice Vaia studentessa del dottorato in Space science and technology, e Simone Filippi studente in Scienze fisiche dell’Università di Pavia e allievo dello Iuss – intorno a un Grb sono stati osservati quasi 20 anni fa e da allora sono rimasto affascinato da questo fenomeno, riuscendo a osservarlo nuovamente solo poche volte. Ma non avrei mai immaginato che il Grb più brillante della storia potesse avvenire proprio dietro la Via Lattea, permettendoci di fare una tomografia così dettagliata della nostra Galassia".

Il lavoro si basa sui dati raccolti in due osservazioni, ottenute 2 e 5 giorni dopo il Grb con il satellite dell’Agenzia spaziale europea (ESA) XMM-Newton, che hanno permesso di individuare e studiare ben 20 nubi di polvere a una distanza compresa tra circa 1.000 e 60.000 anni luce da noi. "Ciascun anello – spiega ancora Tiengo – è stato prodotto dall’interazione con una specifica nube in un determinato momento che possiamo derivare precisamente dal raggio dell’anello, come negli anelli di accrescimento degli alberi. Per esempio, l’anello più brillante è stato generato da una nube a circa 2.380 anni luce da noi, che quindi è stata colpita dal Grb quando sul nostro pianeta nasceva Alessandro Magno".