Liceo Volta, a Pavia l’odissea degli spazi

Una tenda per le lezioni permetterà di ricavare nuove aree didattiche mentre continua la manutenzione

Gli operai al lavoro nella tensostruttura del Volta sulla soluzione di emergenza

Gli operai al lavoro nella tensostruttura del Volta sulla soluzione di emergenza

Pavia, 10 ottobre 2020 - A lezione sotto una grande tenda. Sarà pronta per la prossima settimana la tensostruttura del liceo artistico Volta dove saranno collocati i laboratori, fondamentali per la scuola di via Abbiategrasso 58. "Abbiamo portato tutte le prime classi da via Riviera nella sede centrale - ha spiegato la dirigente scolastica Paola Bellati - perché volevamo che i ragazzi del primo anno seguissero le lezioni in presenza, ma abbiamo carenza di spazi. Abbiamo stretto patti di comunità con il territorio, finché sarà possibile faremo attività all’aria aperta, ma avere una struttura che potrà ospitare i laboratori, ci conforta".

Con una superficie di circa 200 metri quadrati, pavimenti in legno, illuminazione e riscaldamento la tenda era stata inizialmente pensata per essere adibita a palestra. "Pensiamo di collocare dei divisori - ha aggiunto la dirigente - in modo da ospitare due classi dai 23 ai 28 alunni". La scuola, che ospita anche i corsi per geometri, oltre ad aver chiesto alla Provincia di avere una tensostruttura, ha potuto ristrutturare alcuni spazi. Piazza Italia ha investito 115mila euro per rimettere a posto la saletta esposizione nell’ingresso, risistemare i bagni, realizzare nuovi uffici e migliorare la connettività. «Grazie ai fondi della Provincia - ha proseguito Paola Bellati - a inizio ottobre la scuola è sistemata. Da parte nostra abbiamo acquistato 35 Lim e 55 Pc portatili per poter effettuare le lezioni in presenza per tutte le prime e anche le quinte dei geometri e una didattica mista mista per le altre. Ora stiamo aspettando i banchi monoposto 50x70 che ci consentiranno di aumentare il numero di studenti che potranno essere in presenza". Ragazzi che al momenti si comportano molto bene.

«Mi stanno stupendo - ha continuato la dirigente -, li abbiamo informati e formati sull’importanza del rispetto delle regole e si sono adeguati. Ma non ci adagiamo, se uno studente abbassa la mascherina, lo invitiamo a rimetterla". E a breve si dovrebbe aprire anche il cantiere per la realizzazione della nuova sede del liceo artistico in modo da poter rinunciare alla sede di via Riviera per la quale la Provincia paga 300mila euro l’anno d’affitto. L’edificio, che costerà 4 milioni di euro avrà una superficie di 2150 metri quadrati e ospiterà 12 aule, 2 sale docenti, 4 laboratori, spazi per l’accoglienza, gli uffici e naturalmente i servizi igienici. Nella nuova scuola di via Abbiategrasso che dovrebbe essere pronta per il prossimo anno saranno accolti i circa 250 studenti che frequenteranno il biennio, 53 docenti e il personale Ata.