
Gli alunni del liceo scientifico Taramelli in strada ieri mattina
Pavia – Questa volta gli studenti non hanno protestato per i problemi della loro scuola, avrebbero voluto fare lezione ieri mattina, invece sono stati rimandati a casa perché in classe c’erano le zecche. Anche oggi resteranno a casa i ragazzi del liceo scientifico Taramelli e soltanto domani potranno tornare sui banchi.
In realtà era dalla scorsa settimana che i ragazzi lamentavano la presenza di parassiti, ma la situazione sembrava sotto controllo perché confinata a due aule. Ieri, invece, tutto lo storico edificio del centro era stato infestato. “Ci hanno fatti andare prima tutti in corridoio - hanno raccontato in mattinata gli studenti che si sono riversati in via Mascheroni - poi tutti in cortile e quindi ci hanno fatti uscire”. Subito tra i ragazzi si è diffusa la notizia (o la speranza) che il Taramelli sarebbe rimasto chiuso per una decina di giorni, invece dovrebbe riaprire domani. Dopo la segnalazione arrivata in Provincia, infatti, è scattato l’intervento urgente di disinfestazione. Quindi è stata prevista una pulizia straordinaria della scuola, senza interferire con la chiusura del liceo, che si concluderà entro due settimane.
“La situazione stupisce – hanno fatto sapere dalla Provincia – perché causata da un’intrusione di animali dal centro storico”. Secondo l’istituto superiore di sanità l’habitat preferito delle zecche è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, con preferenze ambientali che dipendono dalla specie. In via Mascheroni però non ci sono giardini o verde. Inoltre, l’attività di una zecca si concentra prevalentemente nei mesi caldi, quando temperatura e umidità sono più favorevoli. Durante i mesi freddi questi parassiti si nascondono, proteggendosi soprattutto sotto la vegetazione o le pietre, nelle fessure dei muri o sottoterra. Il Taramelli, però, potrebbe essere stato infestato dalla zecca del piccione, che vive principalmente nel guano (gli escrementi dei piccioni) ed è un parassita talmente resistente che effettuare la disinfestazione è costoso e richiede strumenti e tecniche altamente specializzate.
“Un primo intervento era stato già messo in campo gli scorsi giorni – hanno fatto sapere ancora dalla Provincia –, ma la situazione del centro storico necessita di un intervento più drastico al fine di “alzare le barriere interno/esterno“ per proteggere la scuola”.
Intanto nel mese di dicembre l’amministrazione provinciale ha approvato un progetto da un milione di euro per la riqualificazione strutturale del tetto per il quale, in questi giorni, si concluderà la procedura di gara e nel mese di marzo partiranno i lavori. Un impegno economico notevole su un immobile in cui da decenni non venivano effettuati investimenti decisivi.