"La bellezza salverà il mondo" sosteneva Fëdor Dostoevskij, forse senza arrivare a tanto, può aiutare in alcuni momenti non particolarmente lieti. È quello che ha pensato Matteo Landini (nella foto), responsabile del centro distribuzione di Poste italiane che in via XX settembre 34 ha messo a disposizione di chi fa arte una stanzetta abbandonata ed è nata "Stanza Landini". "Ho pensato che quando si va all’ufficio postale per pagare una bolletta o una multa non si è contenti – ha raccontato – perché allora non offrire un servizio aggiuntivo, quello del bello?" La stanza è uno spazio gratuito messo a disposizione degli artisti che cercano un luogo nel quale esporre ciò che vogliono.
"I colleghi mi procurano gli artisti – ha proseguito Landini – e i clienti si fermano ad ammirare i lavori. Non solo, in alcuni casi commentano perché preferiscono l’artista esposto, mentre quello di prima non incontrava i loro gusti. Abbiamo creato un giro attorno a Poste italiane, un indotto all’insegna del bello". E Matteo Landini non si è fermato ad aprire le porte della stanza dimenticata, ha anche dato vita a un’associazione per operare nel sociale. "Con l’aiuto di Gianni Tempesta che è un volontario carcerario storico - ha sottolineato il responsabile del centro e appassionato d’arte – abbiamo creato nel carcere di Voghera un laboratorio d’arte, abbiamo realizzato un corso di arteterapia destinato a chi ha problemi di disabilità mentale. Stanza Landini è anche inclusione e partecipazione sempre legata al territorio".
E, siccome l’arte ha tantissime forme come il bello, nella cassetta della posta all’esterno della Stanza, la corrispondenza non si mette, si ritira. Si apre e si prendono cartoline con delle poesie. "L’arte si ammira e in alcuni casi si porta via" ha concluso Landini.M.M.