NICOLETTA PISANU
Cronaca

L’anziano zio trovato senza vita. Slitta il referto dell’autopsia. La morte è ancora un giallo

Prorogato per la terza volta il termine per il deposito della relazione medico legale. Resta in carcere la nipote acquisita, che viveva con lui: è accusata di omicidio.

Era previsto in questi giorni, ma è stato prorogato per la terza volta, il termine per il deposito del referto dell’autopsia svolta per chiarire diversi aspetti della morte di Carlo Gatti, novantenne trovato senza vita nella sua casa di Canavera, frazione del Comune di Colli Verdi, il 4 febbraio di quest’anno. Per la vicenda è in carcere, con l’accusa di omicidio, Liliana Barone, quarantacinquenne nipote acquisita del defunto. La donna è infatti la ex moglie del nipote dell’anziano. È assistita dal legale difensore Laura Sforzini. Barone e Gatti vivevano insieme nella casa di lui, che era vedovo e non aveva figli, e insieme a loro abitava anche il figlio della donna, che però non era presente nel weekend in cui l’anziano ha perso la vita.

Secondo la ricostruzione fornita da Barone agli inquirenti, la sera prima del ritrovamento del corpo di Gatti era andata a dormire in stanza al piano superiore della casa, mentre l’anziano si era ritirato nella sua camera da letto situata al piano terra. Al mattino la donna era scesa e non aveva trovato Gatti sveglio: non vedendolo, dopo un po’ era andata a controllare come stesse. A quel punto l’aveva trovato senza vita in camera da letto, ferito. Erano quindi scattati i soccorsi ed erano intervenute le forze dell’ordine. La donna era stata arrestata e portata in carcere, dove si trova tuttora: il Tribunale del riesame ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare,

L’autopsia è l’esame cruciale per capire la causa esatta della morte dell’uomo e la dinamica, l’orario in cui è avvenuto il decesso e l’eventuale responsabilità di terzi: per questo si attende il deposito della relazione del medico legale, perché le parti abbiano più chiaro il quadro dell’accaduto.