
La scadenza arriva ma slitta. Rinvio dell’ultimo minuto: le Maddalene per ora restano
La scadenza è arrivata: domani le Suore Maddalene avrebbero dovuto lasciare il convento di corso Genova, come stabilito dalla Madre Generale. Ma non sarà così. Grazie alla mediazione della Diocesi e del vescovo Maurizio Gervasoni la partenza, pur confermata, slitterà a una data da concordare.
Una scelta che media la volontà delle suore di non lasciare la città dove operano da 150 anni con il desiderio della Congregazione di rendere il meno traumatico possibile il distacco e quindi più lunga la tempistica per la chiusura della struttura vigevanese. "La stessa Madre Generale – si legge in una nota della Diocesi firmata dal portavoce, monsignor Emilio Pastormerlo – ha chiesto al vescovo Gervasoni di avviare un confronto per trovare scelte condivise con l’obiettivo di garantire la presenza dell’opera e del carisma delle Suore Maddalene a Vigevano, con l’aiuto delle forze della Diocesi, nelle sue realtà istituzionali e di volontariato".
Insomma, un’apertura al dialogo dell’ultimo minuto. E ancora ci sono riferimenti alla gestione dell’immobile di corso Genova, sede del convento, per cui "si concorderanno forme adatte a sostenere il carisma della Congregazione". Nella stessa struttura si trovano anche l’associazione “Madre Amabile“; il convitto femminile “Casa Miriam“; gli spazi per le funzioni della Chiesa ortodossa romena e l’associazione “Sursum Corda“ che, se la trattativa andrà a buon fine, potranno mantenere lì le loro sedi. Le Suore sono sempre state contrarie a lasciare la città. La decisione sarebbe legata alla lorio età avanzata e alla carenza di vocazioni.
Resta aperto un altro capitolo: la cospicua eredità lasciata alle Suore da una vigevanese, che consentirebbe l’autonomia economica del convento, le seguirà nel Piacentino?
Umberto Zanichelli