
Il sindaco Michele Lissia ha condannato lo striscione del 25 Aprile con la scritta “Il fascismo marcia ancora“
Dovrebbe partire la prossima settimana il cantiere del ponte di viale Ludovico il Moro, chiuso dall’estate 2024. La rimozione della struttura che sovrastava il Naviglio, perché pericolosa, da mesi sta creando difficoltà ai residenti di Pavia Ovest e a tutta la viabilità. Sono stati i consiglieri Dante Labate (FdI) e Antonio Bobbio Pallavicini (FI) a chiedere all’assessore ai Lavori pubblici Alice Moggi lo stato dell’arte. Lo hanno fatto in una seduta di Consiglio comunale iniziata con le comunicazioni del sindaco Michele Lissia sullo striscione comparso sulla facciata di Palazzo Mezzabarba la mattina del 25 Aprile con scritto “Il fascismo marcia ancora“, un’azione condannata da tutte le parti e su cui sta indagando la polizia di Stato, che pensa di individuare presto gli autori del gesto contrario alla Legge Mancino sull’apologia di fascismo.
"Siamo sicuri che i lavori previsti per il ponte termineranno in 120 giorni? – ha domandato Labate – Le prove di carico comporteranno altri costi?". "Abbiamo aggiornamenti sul cantiere? – ha chiesto Bobbio Pallavicini – visto che l’ultima volta siamo rimasti senza risposte?".
L’assessore Moggi ha risposto che "la consegna parziale dei lavori era stata fatta per consentire all’impresa di lavorare in modo che la consegna definitiva fosse il 24 aprile. I giorni per l’intervento sono 120 e a questi l’impresa si dovrà attenere". A settembre quindi le due sponde del Naviglio dovrebbero essere di nuovo collegate. "Il cronoprogramma ha all’interno tutte le fasi per arrivare alla manutenzione", ha aggiunto Moggi. Nei giorni scorsi i residenti hanno raccolto 200 firme per chiedere un incontro al sindaco e più volte manifestato le difficoltà negli spostamenti. Dopo il question time e l’approvazione del rendiconto, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale chiudendo la seduta senza discutere le mozioni.
M.M.