La Questura di Pavia: sorveglianza speciale per l’attivista green

Sull’esponente di Ultima generazione si esprimerà il tribunale

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di Manuela Marziani

Rischia la sorveglianza speciale l’attivista di Ultima generazione Simone Ficicchia. Ventenne residente a Voghera, lo studente il 15 dicembre scorso è stato convocato dal tribunale di Milano, su richiesta della questura di Pavia, per presenziare il 10 gennaio a un’udienza nella quale sarà discussa l’applicazione di misure di prevenzione che vanno fino all’obbligo di non allontanarsi dal Comune di residenza da uno a 5 anni; misure disciplinate dal Codice antimafia, che solitamente vengono imposte a chi commette reati che mettono in pericolo la sicurezza e l’incolumità pubbliche.

"I militanti di Ultima generazione conducono azioni di protesta in modo assolutamente pacifico - dice Gilberto Pagani, avvocato di Simone Ficicchia - per sbloccare la politica e far riflettere sulle gravi conseguenze dovute al collasso eco-climatico. Non sono un pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubbliche. Assimilare questi cittadini a mafiosi, terroristi e malavitosi è un insulto all’intelligenza, alla verità e alla decenza. Con questo atto siamo oltre la criminalizzazione del dissenso: qui è in gioco non soltanto il diritto di esprimere le proprie opinioni ma la sopravvivenza dell’umanità sul nostro pianeta". Nella citazione del tribunale di Milano, Simone viene definito "soggetto socialmente pericoloso", "denunciato e condannato più volte", mentre al momento non è presente alcun processo in corso a lui riferito e non c’è mai stata alcuna condanna, neppure come decreto penale. I militanti hanno bloccato ponti e strade e sono stati spostati di peso dalla polizia senza opporsi. "Noi di Ultima generazione paghiamo le conseguenze delle nostre azioni - sottolinea Ficicchia -. Siamo consapevoli di ciò che facciamo e ce ne assumiamo la responsabilità, agendo sempre pacificamente. Non possiamo però permetterci di continuare a pagare le conseguenze per l’inadempienza delle istituzioni nel contrasto del collasso eco-climatico". E martedì 10 gennaio davanti al tribunale di Milano ci sarà un presidio di solidarietà nei confronti di Simone.