
di Manuela Marziani
Sei di 30 Comuni serviti da Asm nel 2019 hanno raccolto una percentuale di rifiuti differenziati inferiore a quella dell’anno precedente. Sul sito di Asm dove vengono riportati tutti i dati si scopre che Albuzzano, Bereguardo, Certosa, Cura Carpignano, Marcignago e Marzano sono in calo, mentre altri 11 hanno aumentato le quantità. La media totale della differenziata dei Comuni è passata dal 63,58% nel 2017 al 62,30% nel 2018 al 64,44% nel 2019. E tra i centri che hanno incrementato il porta a porta c’è anche Pavia che dal 64,44% del 2018 è salita al 65,50%.
Ma dal 1° gennaio che cosa succederà? A chiederselo è anche l’ex sindaco Massimo Depaoli in un post su Facebook: "Il 31 scade il contratto di servizio dell’igiene urbana. Chi verrà ogni mattina a raccogliere i rifiuti in città?". Il Comune di Pavia, infatti, non potendo affidare servizi in house, nei mesi scorsi ha comunicato ad Asm la disdetta del contratto, recepita da Asm in sede di approvazione del bilancio a fine estate. Poi Palazzo Mezzabarba pensava di modificare lo statuto dell’azienda di via Donegani e rifare l’affidamento, ma qualcosa è andato storto. Anac ha bocciato la modifica e imposto delle correzioni dando due mesi di tempo per approvarle, ma c’è stata una dimenticanza e ora i correttivi devono essere apportati entro il 26 dicembre.
"Presto sarà convocata una commissione di garanzia – ancora Depaoli – che prevede l’audizione dell’assessore al Bilancio Mara Torti e del presidente di Asm Manuel Elleboro. Poi il Consiglio comunale oltre al bilancio dovrà anche approvare il piano finanziario dei rifiuti, le linee d’indirizzo per quanto riguarda il verde e l’igiene urbana. Ma è possibile parlarne a metà dicembre e affidare dal 1° gennaio la raccolta dei rifiuti? La situazione di Asm è pesante e non per colpa dell’azienda".
Preoccupati i 16 dipendenti che già hanno vissuto la vicenda del trasporto pubblico locale e pure i cittadini. "Il contratto per la raccolta dei rifiuti – sottolinea Marco Anselmetti che in passato era ai vertici di Asm e ora è esponente di Italia Viva – vale 17 milioni e per un servizio primario l’eventuale proroga richiederebbe una gara europea, che ha tempi più lunghi".