
Per il maltempo la Cena dei cani in chiesa non si è potuta tenere sul sagrato bensì nel vicino ristorante
"Trattato come un cane in chiesa". Si diceva così quando i diritti degli animali erano meno considerati rispetto a oggi e, se un cane si fosse permesso di entrare in chiesa, sarebbe stato scacciato in malo modo. La basilica di San Michele Maggiore a Pavia rappresenta però un’eccezione. Diverse figure canine si ritrovano tra i bassorilievi romanici, in alcuni dipinti e nei pregevoli mosaici. Senza dimenticare la messa che ogni anno si celebra in onore del patrono dei cacciatori, Sant’Ubaldo, che vede i fedeli compagni a quattro zampe seguire con dedizione i padroni.
Per una sera i cani sono tornati protagonisti. L’occasione è stata la “Cena dei cani in chiesa“ che per motivi climatici venerdì sera non si è potuta tenere sul sagrato ma nel ristorante accanto. Oltre 60 i partecipanti, che hanno consumato un menu a tema: antipasto dedicato a San Rocco e San Michele, patrono di forze dell’ordine e cani poliziotto; crostino alla sbirraglia, frittata rognosa e piccolo hot dog; primo piatto dedicato al capitello di Caino e Abele e ai cani da pastore; pasta alla pecorara; pietanza di magro dedicata a Santa Lucia e ai cani guida per ciechi; tarassaco stufato con uovo all’occhio di bue profumato al tartufo; pietanza di grasso dedicato a Sant’Ubaldo e ai suoi devoti; pollo alla cacciatora; dessert dedicato a Sant’Apollonia e a Zanna bianca; biscotti “Oss da mord“ con caffè e Amaro del lupo.
La cena ha permesso di raccogliere 700 euro per i restauri della basilica. "La cena dei cani – spiega Vittorio Vaccari dell’associazione Il Bel San Michele – ha riacceso l’attenzione. Si stanno concludendo gli interventi da un milione e 500mila euro per cui siamo alla ricerca del finanziamento finale, poi vorremmo occuparci dell’abside della cripta e della prima volta del lato Nord della controfacciata, dove c’è una pittura bianca e sotto degli affreschi".
M.M.