L’ex direttore al Gip: ho subito pressioni politiche

Pavia, l’inchiesta sull’appalto dell’Asst per le ambulanze. Per Brait chiesta la revoca degli arresti domiciliari

Migration

Pressioni da parte di politici ed esponenti delle associazioni di volontariato locali: è quanto Michele Brait (foto) ha raccontato al Gip di Pavia di aver subito nel corso della preparazione della gara pubblica per l’assegnazione del servizio di trasporto sanitario secondario in provincia. Brait, sospeso dal suo ruolo di direttore generale dell’Asst Pavia, è stato arrestato giovedì insieme al funzionario dell’azienda (responsabile unico del procedimento- Rup) Davide Rigozzi e ad Antonio e Francesco Calderone, gli amministratori di fatto della coop First Aid che si era aggiudicata l’appalto da quasi due milioni di euro su cui verte l’indagine per turbativa d’asta. Nell’interrogatorio, Brait ha spiegato di aver scelto di fare una gara pubblica per istituire un sistema di controllo, spiegando al Gip che in passato l’affidamento veniva fatto per convenzione alle associazioni di volontariato. Brait ha raccontato di aver subito pressioni, da quel momento, da esponenti politici e rappresentati delle associazioni, affinché, secondo la sua versione, non bandisse la gara.

Non avrebbe sporto denuncia, sebbene il Rup avesse consigliato un esposto all’Anac, perché poi la gara era stata effettivamente fatta. Dopo la vittoria di First Aid, Brait aveva presentato due richieste alle autorità a novembre 2017 e marzo 2018, trasmettendo gli atti di gara, per accertare se ci fossero irregolarità, ma ha detto di non aver avuto mai risposta. L’avvocato difensore di Brait, Marco Casali, ha chiesto la revoca della misura degli arresti domiciliari, riservandosi di ricorrere al Riesame qualora non fosse concessa: "Abbiamo apprezzato molto lo spazio che ci è stato dato per chiarire quale sia il ruolo di un direttore generale in un’azienda complessa come Asst. Brait aveva ripetutamente chiesto di poter essere sentito diversi mesi fa", ha commentato il legale. Il Gip si è riservato sulla decisione riguardante la misura cautelare.

Nicoletta Pisanu