Incubo sete in agricoltura. Risorse idriche migliori. Aiuti dall’acqua piovana

Incontro tra i vertici del Consorzio Est Ticino Villoresi e Coldiretti: "Scorte maggiori, ma dobbiamo raccogliere e sfruttare meglio la pioggia".

Incubo sete in agricoltura. Risorse idriche migliori. Aiuti dall’acqua piovana

Incubo sete in agricoltura. Risorse idriche migliori. Aiuti dall’acqua piovana

Abbiamo più acqua degli anni precedenti, ma non possiamo ancora dire che i nostri campi non soffriranno la sete. Se n’è parlato ieri nel corso dell’incontro organizzato da Coldiretti Pavia con i vertici del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi. "A marzo la situazione delle risorse idriche è significativamente migliorata rispetto al 2023 e al 2022 – ha detto il direttore del Consorzio Est Ticino Villoresi, Valeria Chinaglia –. In tutta la Lombardia abbiamo un 26% in più di risorse idriche rispetto alla media storica 2006/2020. In particolare il lago Maggiore, che è il bacino di riferimento della zona, a fronte di un -66% con cui abbiamo aperto le due stagioni precedenti si presenta quest’anno con un +15%".

Il dato positivo non è del tutto rassicurante: "Partiamo da una situazione sicuramente migliore sia per quanto riguarda la ricarica della falda che viene misurata, ma Arpa è restia e lunga nell’elaborazione dei dati sia per le risorse nevose. Possiamo allora stare tranquilli? No, il manto nevoso con l’innalzamento delle temperature si scioglierà prima del necessario. Sarà necessario quindi avere delle piogge". Mentre si guarda il cielo, quindi proprio oggi, Giornata mondiale dell’acqua, Coldiretti torna a chiedere degli invasi che permettano di raccogliere l’acqua quando c’è perché "la maggior parte dell’acqua piovana va a finire nei 230mila chilometri di canali lungo il Paese e finisce nel mare. L’alternanza di lunghi periodi di siccità a violente ondate di maltempo fa sì che i canali asciutti favoriscano lo scorrimento rapido delle piogge". Da qui l’obiettivo di potenziare la raccolta di acqua dolce intervenendo sulle infrastrutture.

Coldiretti con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, ha elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e usarla in caso di necessità. L’obiettivo è raccogliere il 50% dell’acqua piovana che potrebbe avere vari utilizzi, riducendo i prelievi di quella potabile.

"È importante mantenere alta l’attenzione sulla gestione irrigua in collaborazione con i consorzi di bonifica e irrigazione – ha sottolineato la presidente di Coldiretti Pavia Silvia Garavaglia –, perché sono e saranno determinanti per garantire alle aziende agricole l’acqua necessaria alla sopravvivenza dell’agroalimentare Made in Italy".

Manuela Marziani