Pavia, 23 gennaio 2023 - Incidente mortale questa mattina, lunedì 23 gennaio, a Pavia: un ciclista di 49 anni, Daniele Marchi, è stato investito da un'auto ed è morto in ospedale. La pirata della strada è fuggita, ma è stata in breve rintracciata dalla polizia locale grazie alle immagini registrate dalle telecamere stradali. La vittima è un maestro d'asilo, dipendente comunale, insegnava all'Ada Negri di via Dei Mille in Borgo Ticino.
E' successo alle 7.40 in viale Resistenza a Pavia, proprio davanti al comando della polizia locale, che ha proceduto per i rilievi. La dinamica dell'accaduto deve ancora essere chiarita, pare che la Renault Captur stessero procedendo su viale Resistenza verso porta Garibaldi, mentre il ciclista arrivava da piazzale Europa e si stava immettendo per attraversare viale Resistenza per andare verso il Lungoticino. Sta di fatto che la bicicletta è rimasta a terra sulle strisce pedonali che attraversano lo sbocco su viale Resistenza da piazzale Europa. Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari inviati dalla centrale operativa di areu sia con un'ambulanza della Croce rossa che con l'auto medica col rianimatore a bordo. Il ciclista investito pare sia stato trovato già privo di conoscenza, rianimato sul posto e stabilizzato per l'immediato trasporto al Policlinico San Matteo. Il decesso in ospedale.
Nel frattempo i vigili della polizia locale, individuata l'auto pirata, l'hanno trovata parcheggiata a poche centinaia di metri e hanno subito rintracciato la donna che sarebbe stata al volante. Si tratta di una donna di 65 anni, insegnante dell'Istituto Bordoni, all'angolo tra viale Resistenza e corso Garibaldi. Dalla finestra della classe alcuni alunni hanno visto i vigili accerchiare l'auto della loro professoressa, che hanno avvisato. Solo a quel punto la donna è tornata alla sua auto per chiedere ai vigili cosa stessero facendo. La sua versione sarebbe dunque quella di non essersi accorta dell'investimento, ma è stata portata al vicino comando della polizia locale, dal dove è uscita poi in stato di arresto, ai domiciliari, a disposizione dell'autorità giudiziaria per le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso.