
La raffineria in fiamme il primo dicembre 2016
Sannazzaro de’ Burgundi (Pavia), 17 dicembre 2019 - Tre manager Eni sono stati rinviati a giudizio dal gup di Pavia per il rogo divampato alla raffineria di Sannazzaro de’ Burgundi il primo dicembre 2016 I tre dirigenti compariranno davanti al giudice il 4 marzo 2020, per rispondere dell’accusa di incendio colposo: non avrebbero fatto in modo che l’evento incidentale si verificasse. La decisione del gup è stata presa ieri mattina, nel corso dell’udienza preliminare.
Coinvolti nell’inchiesta Paolo Chiantella, Giuseppe Nozzetti e Antonello Micaglio, che all’epoca dei fatti ricoprivano rispettivamente i ruoli di responsabile e vice dell’impianto in cui si era verificato l’incendio, mentre il terzo si occupava dei servizi tecnici. La difesa aveva chiesto al gup di approfondire le indagini, ritenute non complete, ma l’ipotesi non è stata accolta dal giudice. Così, per i tre il processo si aprirà a marzo. Resta al momento sotto sequestro l’area in cui si era sviluppato l’incendio. Era pomeriggio, quando, precedute da un boato, le fiamme sono divampate a causa di un guasto nell’area Est della raffineria, nel territorio di Ferrera Erbognone (l’impianto è a Sannazzaro, ma in parte supera i confini con il vicino Comune).
Una colonna di fumo alta decine di metri si era levata dalla zona coinvolta, era visibile da diversi chilometri di distanza. Grande la preoccupazione dei residenti, ai quali per precauzione un’ordinanza comunale aveva consigliato di chiudere le finestre e non mangiare prodotti ortofrutticoli raccolti nei pressi della raffineria. I dati di Arpa Lombardia non avevano evidenziato livelli preoccupanti di sostanze nocive. In questi giorni l’ufficio tecnico comunale sta chiedendo di vedere i dati, secretati dopo l’accaduto. In seguito, altri due incendi si sono verificati alla raffineria, ma in un’altra area, l’Isola 7, il 5 febbraio 2017 e il 17 settembre 2019. Non sono contestati agli indagati. In quest’ultima occasione di settembre, un breve episodio di pochi minuti, uno scoppio provocò la rottura di alcuni vetri di privati in paese, tra cui un albergo-ristorante che subì danni a una grossa vetrata, andata in frantumi.