In un libro la vita di Degrada, parà a El Alamein Il reduce vissuto fino a 99 anni era nato a Spessa Po

Migration

La vita di Giuseppe Degrada, uno degli ultimi superstiti della battaglia di El Alamein, spirito libero e dedito agli altri, è diventata un libro. “El Alamein tra sabbia e vento. Giuseppe Degrada - Divisione Folgore“ scritto dagli autori di Casalmaggiore Giovanni Gardani e Giuseppe Boles per Mursia, è in libreria. E proprio il 25 Aprile di 5 anni fa Degrada, scomparso a 99 anni nel 2020, celebrò la Liberazione a modo suo, lanciandosi a 96 anni con il paracadute al Migliaro di Cremona. Impresa ripetuta due anni dopo. Il libro parte proprio da lì.

L’idea, come spiegano gli autori, è nata nel settembre 2016, durante un’intervista al reduce allora 95enne negli spazi dell’agriturismo di Canevino, dove ha speso gli ultimi anni, circondato dall’affetto del figlio Claudio e delle nipoti. Nato a Spessa Po, nel Pavese, Degrada ha legato la sua esistenza a una delle battaglie più sanguinose della Seconda Guerra Mondiale, quella di El Alamein dell’ottobre 1942, dove i parà della Folgore provarono ad arginare l’esercito Alleato. "Ma il volume va oltre – spiega Giovanni Gardani – anche se El Alamein è il nucleo centrale. Ci sono vicende incredibili da sembrare scritte da un regista, che si legano alla sua prigionia nei campi di Ramla e Ismailia". Un’esistenza fuori dal comune, compreso l’incontro col vicino di casa Gianni Brera. Nel 1983 il trasferimento a Casalmaggiore, dove rimarrà fino al 2013.

D.R.