
Pavia, alle 14 un ragazzo con in mano un mazzo di rose rosse aspettava che la sua Clara uscisse alla fine della prova "Allora esistono ancora uomini galanti" commentavano le mamme.
Ore 14, ieri davanti al liceo Cairoli di Pavia, c’erano alcune mamme, capanelli di maturandi che si confrontavano sulle tracce e, leggermente spostato verso la zona più ombreggiata, un ragazzo con in mano un mazzo di rose rosse che aspettava la sua Clara ancora impegnata con il tema. Tra tanta normalità era lui ad attirare l’attenzione. "Allora esistono ancora gli uomini galanti" commentavano le donne che uscivano dalla scuola. "Sono venuto a dare sostegno alla mia ragazza - ha raccontato molto agitato -. Ho pensato di portarle dei fiori alla prima prova e all’orale". Nessun fiore, ma tanto sollievo, invece, per gli altri maturandi che hanno ricevuto in ritardo le tracce e non si aspettavano un tema su Pasolini o su Tomasi di Lampedusa che non avevano trattato durante l’anno. "Ho fatto il tema sul rispetto - ha detto Sonia Chelaru che sta completando il liceo di scienze umane -, quella traccia mi ha permesso di fare diversi riferimenti culturali e di parlare di femminicidio. Credo sia andata bene, ora mi concentrerò sulla seconda prova e poi sull’orale".
Anche nella simulazione aveva scelto il tema di attualità Francesca Diac che sta ultimando il liceo delle scienze umane: "Mi aspettavo una traccia sulla globalizzazione, ma quelli che ci hanno proposto erano degli argomenti molto belli. Il rispetto si collega molto bene alle scienze umane. Non mi preoccupava tanto il tema, ho più ansia per la prova di indirizzo e poi penso all’università. Mi iscriverò a Giurisprudenza". "Le tracce non erano facilissime - ha commentato Giovanni Ricordi -, le A non le ho neppure lette, le B non erano il mio campo, mi sono concentrato sulle C e ho scelto quella sui social". "Nella mia classe - ha detto Martina Civardi che sta completando il liceo linguistico - quasi tutti hanno fatto il tema sul rispetto. Mi sarei voluta cimentare con le tracce A, ma durante l’anno non abbiamo fatto Pasolini e Tomasi di Lampedusa. Ho pensato di trattare il new deal del quale ci siamo occupati a lungo, però avevo paura di commettere errori così ho puntato sulla traccia C1 tratta da una frase di Paolo Borsellino".
Si è, invece, concentrata sui social Francesca Belotti che sta completando il liceo linguistico: "L’indignazione che si trova sui social - ha detto - per noi è pane quotidiano. Ho letto le tracce e mi sono fatta la scaletta. Alle 12,30 avevo già finito, poi ho riletto il mio tema almeno otto volte, ma sono molto contenta, credo sia andata bene. Ora penso a inglese e poi all’orale". Sul suo futuro Francesca ha le idee molto chiare: "A settembre mi trasferirò in Germania per frequentare la scuola da interprete di tedesco, cinese e coreano, ma prima io che lavoro come cameriera, mi concederò una vacanza rilassante a Malta".