Il questionario di gradimento Viaggi quotidiani in treno Il voto dei pendolari è 4

Cgil, Filt, Udu, Rete Studenti Medi e Federconsumatori hanno raccolto 11.314 risposte in due mesi. I problemi principali segnalati sono i ritardi, le soppressioni, ma anche ordine e pulizia

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di Manuela Marziani

Una bocciatura sonora (4.4 su 10) per chi si sposta in treno ogni giorno e facilmente rimediabile (5.2) per chi lo fa occasionalmente. È questo il quadro che emerge dalla ricerca effettuata da Cgil, Filt, Udu, Rete Studenti Medi e Federconsumatori che hanno distribuito questionari ai pendolari ricevendo 11.314 risposte in due mesi. Il 58% degli intervistati utilizza abitualmente il treno (il 36% tutti i giorni lavorativi e il 26% alcune volte a settimana). La destinazione per il 55% è Milano, mentre per il 18% sono i capoluoghi di provincia e lo fa per andare al lavoro (35%), all’università o a scuola (18%) e per turismo (15%). A pesare maggiormente sono i ritardi e le soppressioni, ma anche ordine e pulizia sono due nervi scoperti.

Per risolvere le criticità secondo chi ha curato l’indagine occorre "rivedere il contratto di servizio di Trenord, puntando alla diminuzione delle fermate in stazioni minori e all’istituzione di un servizio di trasporto su gomma che connetta i territori alle stazioni principali e offrire un servizio alternativo su gomma in caso di grave accumulo di ritardi". Un altro timore è legato alla sicurezza. "Il 96% dei pendolari rincasa entro le 20 - è stato sottolineato - perché allora dopo non pensare a un servizio su gomma più controllabile? E perché non mettere i tornelli a Milano e nelle stazioni dei capoluoghi?". Simone Agutoli dell’Udu invece, ha puntato i riflettori sui costi che gli studenti lombardi devono sostenere per spostarsi in treno. "Gli abbonamenti sono tra i più cari d’Italia - ha detto - per i giovani si potrebbe pensare a prezzi di diversi a seconda delle fasce di reddito".