Il monito del vescovo Migranti, una ricchezza "Torniamo ospitali" E lava loro i piedi

Il rito durante la messa nella Cena del Signore celebrata in cattedrale

Il monito del vescovo  Migranti, una ricchezza  "Torniamo ospitali"  E lava loro i piedi

Il monito del vescovo Migranti, una ricchezza "Torniamo ospitali" E lava loro i piedi

"Nel nostro tempo crescono egoismi e timori, indifferenza e chiusura di fronte a chi fugge dalla povertà e dalla guerra. Riscopriamo la bellezza dell’ospitalità che significa scambio reciproco di vita, umanità e fede". Il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti l’altra sera ha usato queste parole durante l’omelia della messa nella Cena del Signore celebrata nella cattedrale di Pavia. Una funzione durante la quale il monsignore ha lavato i piedi ad alcuni migranti, tre per ogni continente e non come avviene solitamente ai canonici del Duomo.

Ucraini, latinoamericani, asiatici ed africani erano seduti gli uni accanto agli altri di fronte a una platea di fedeli che hanno assistito a un gesto simbolico e dal significato profondo. È stato lo stesso vescovo a spiegare nella sua omelia che cosa sarebbe accaduto, anticipandone il valore: "Nella nostra celebrazione sono presenti migranti cristiani, di differenti nazioni, che vivono tra noi e sono un dono. Sono una ricchezza per le nostre comunità, da accogliere, da stimare, da valorizzare, perché spesso, con la loro fede, talvolta più viva e semplice della nostra, ci risvegliano, ci provocano ad allargare gli orizzonti del cuore, a scoprirci davvero Chiesa tra le genti e dalle genti. Ecco, proprio ad alcuni fratelli migranti, io tra poco laverò i piedi, ripetendo il gesto di Gesù: com’è noto, Giovanni, a differenza degli altri evangelisti, non racconta l’istituzione dell’Eucaristia, avendola già annunciata nel bellissimo discorso di Gesù sul pane di vita, nel capitolo sesto del suo vangelo".

Seduti davanti all’altare di fronte al vescovo che indossava un grembiule bianco e si inginocchiava davanti a loro baciando loro i piedi e lavandoli, i migranti che in alcuni casi indossavano abiti tradizionali sono apparsi imbarazzati per gesto umile che richiama quello compiuto da Gesù durante la cena quando c’era sullo sfondo il tradimento di Giuda e guarda a quanto stiamo vivendo . "L’Eucaristia è servizio – ha ripetuto monsignor Sanguineti –. Ma se non sapremo fare della nostra vita un’accoglienza agli altri fratelli, l’Eucaristia risulterà mutilata".

Manuela Marziani