Montescano (Pavia) – Stetoscopio al collo e spartito in mano, così gira in corsia Giampaolo Guazzotti. I colleghi lo hanno soprannominato cardiotenore perché indossa il camice dal 1992, dal 1997 è specializzato in cardiologia e dal 2000 lavora all’istituto Maugeri di Montescano nella divisione di cardiologia 1 dove si occupa di problematiche legate allo scompenso cardiaco e alla selezione dei Pazienti da avviare a trapianto cardiaco, ma la sua passione è il canto. "È difficile fare il cantante e il cardiologo – ha raccontato Giampaolo Guazzotti – entrambe le professioni mi mettono in difficoltà. La mia passione, però, è cantare".
Quando il dottor Guazzotti arriva in clinica non è raro sentire un "Libiam libiamo, né lieti calici, che la bellezza infiora" oppure una canzone napoletana. "Scaldo la voce spesso – ha detto il cardiologo – e poi, entrando nelle camere, se le situazioni lo consentono, cerco di allietare tutti. Nel 99% dei casi stanno al gioco, i pazienti cantano anche loro e si crea un bell’ambiente". Un sorriso che non manca mai, unito a una notevole professionalità e a tanto studio. "Far convivere il lavoro del medico con quello del tenore – ha ammesso – non è semplice perché lo studio del canto deve essere quotidiano e intenso. Con grandi sacrifici ho portato avanti entrambi senza togliere nulla al mio lavoro e crescendo fino ad essere in grado di esibirmi in pubblico in contesti di un certo livello".
Dopo aver studiato con il soprano Monica Bozzo al Vittadini di Pavia, ha preso parte a numerosi concerti lirici e cameristici e ha partecipato ad alcuni concerti in onore del baritono Ambrogio Maestri con la partecipazione del celebre cantante. Ha sostenuto più volte e in varie produzioni i ruoli del tenore protagonista e ha partecipato a produzioni operistiche. Proprio alcune celebri arie de “La Traviata" e del “Don Giovanni” mozartiano, sono risuonate nel cortile dell’istituto di Montescano per volontà di Guazzotti. Insieme al cardiotenore si sono esibiti il soprano Milena Navicelli, già artista del Coro dei teatri di Parma e Piacenza, e il baritono Alfredo Borroni, già artista del coro del teatro Carlo Felice di Genova, che è stato paziente Maugeri. "Cerchiamo di allietare la degenza dei pazienti con un incontro con l’arte nelle sue varie forme. MaugeriArte è un progetto di Annalisa Andaloro che vuole umanizzare la degenza attraverso un incontro con la pittura, la musica e anche il canto".