MANUELA MARZIANI
Cronaca

“I fiulot“ vogliono crescere. Lanciata la raccolta fondi: "Sosteniamo la comunità"

Pavia, la locanda etica cerca sostegno per portare avanti i progetti sociali "Diamo lavoro a chi è in difficoltà e valorizziamo i piccoli produttori locali".

La locanda etica in questi anni ha dato lavoro a decine di persone bisognose e ha creato eventi culturali e sociali

La locanda etica in questi anni ha dato lavoro a decine di persone bisognose e ha creato eventi culturali e sociali

"Se non sapete che cosa fare, dateci una mano a proseguire al meglio il nostro progetto". Nel momento in cui ognuno stilava un bilancio, guardando all’anno che si stava chiudendo e faceva buoni propositi per il neonato 2025, Goffredo Bordese con la locanda etica “I fiulot“ ha chiesto un aiuto per continuare a dare una seconda occasione a persone che cercano un’indipendenza economica e un inserimento sociale. Lo ha fatto aprendo sulla piattaforma Gofundme una raccolta fondi per sostenere il progetto nato 5 anni fa. "Abbiamo dato lavoro e possibilità a decine di persone tra progetti sociali, di integrazione e di semplice supporto umano - ha spiegato Bordese - e molti di questi alla fine hanno trovato un lavoro a tempo indeterminato da noi, il tutto ospitando centinaia di serate live per dar voce a chi crede ancora nella musica e nell’arte".

Al momento sono stati raccolti 3.817 euro sui 5mila di obiettivo. Novantaquattro le donazioni effettuate, alcune consistenti, altre da 5 o 10 euro, "per creare nuovi progetti, dare altro lavoro a chi ne ha bisogno oppure per collaborare con altre realtà locali, piccoli produttori del territorio, che ha bisogno di supporto e valorizzazione". Tutti i soldi della locanda e quelli che vengono donati, infatti, vanno a un orto biologico e uno didattico, borse lavoro, all’allestimento di laboratori e anche a migliorare la locanda e creare una seconda sede.

“I fiulot“ è nata dal desiderio di proporre uno stile di vita diverso, più vicino alle persone, alla natura e ai suoi ritmi. L’idea è trovare un modo più sostenibile di vivere, con un’attenzione maggiore alle persone che hanno affrontato difficoltà, con la “scus“ di ritrovarsi attorno a un tavolo per mangiare una pizza e bere un buon bicchiere di vino, dando così visibilità a piccoli produttori che desiderano produrre in modo onesto e attento i loro prodotti.

"Abbiamo tante idee: momenti d’incontro per genitori e persone che hanno storie da raccontare - ha aggiunto Bordese -. Posti di lavoro a chi ha bisogno di una mano e un sistema virtuoso per vivere meglio. Il nostro scopo è creare un luogo sereno, di condivisione, dove chiunque possa mettersi in gioco, attraverso il buon cibo, la tavola, il rispetto per l’essere umano e la condivisione".