UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Gropello Cairoli, sequestrati beni per 12 milioni di euro a un imprenditore “nullatenente”

Le Fiamme Gialle hanno smascherato il complesso meccanismo con cui l'imprenditore settantenne, definito dal pm “evasore fiscale seriale”, frodava l'Iva da almeno vent’anni

Gropello Cairoli (Pavia), 6 febbraio 2024 – La Guardia di Finanza di Pavia ha sequestrato beni per un valore di 12 milioni di euro a un imprenditore settantenne che risultava nullatenente. I militari delle Fiamme Gialle hanno ricostruito il sistema di evasione fiscale che si è concretizzato con una frode milionaria dell’Iva in atto da almeno vent’anni e che si serviva di “società schermo” con sede in Svizzera, Principato di Monaco e Romania.

Guardia di Finanza (foto di archivio)
Guardia di Finanza (foto di archivio)

In sostanza venivano stipulate delle false vendite immobiliari per generare crediti Iva per la società acquirenti che venivano poi reimpiegati per nuovi acquisti immobiliari in modo da non evidenziare degli arricchimenti improvvisi dell’imprenditore. Per la sua attività illecita l’uomo si è avvalso della collaborazione di 16 prestanome e di 28 società satellite con sede all’estero.

"L’inclinazione a delinquere del soggetto – si legge nella nota diffusa dalla Procura della Repubblica di Pavia e firmata dal procuratore Fabio Napoleone – che operava nel settore immobiliare già dai primi anni Ottanta e già gravato di numerose condanne e denunce soprattutto in ambito fiscale, ha condotto i finanzieri ad effettuare degli accertamenti approfonditi sulla sua vita imprenditoriale ricostruendo tutte le imposte evase negli anni sotto forma di debiti con il fisco”. Così è emersa la discrepanza tra i redditi dichiarati e le acquisizioni patrimoniali effettuate che hanno consentito di classificare il soggetto come “evasore fiscale seriale” e per questo “socialmente pericoloso”, in modo tale da giustificare l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale prevista dal codice antimafia”.

All’uomo sono stati sequestrati in particolare 36 appartamenti tra Milano e Pavia, 12 cantine e autorimesse, 2 capannoni, 2 terreni edificabili, una palazzina di 5 piani destinata ad albergo in provincia di Savona e un ex convento di interesse storico in provincia di Torino.