Garlasco, guerra tra prof e preside all’istituto Poma: 33 docenti dimissionari, 4 mesi di veleni

Una lettera della dirigente scolastica riapre il caso, la denuncia della Uil: "Intento persecutorio verso le insegnanti". La replica: "Falso, il clima è sereno"

La preside Sonia Mastroleo. A destra, una delle scuole dell'istituto comprensivo Poma

La preside Sonia Mastroleo. A destra, una delle scuole dell'istituto comprensivo Poma

Garlasco (Pavia) - Finisce tra i veleni l’anno scolastico dell’istituto comprensivo Poma di Garlasco, che conta tredici scuole (tre medie di Dorno, Garlasco e Gropello, sei primarie di Zerbolò, Alagna, Borgo San Siro, Dorno, Garlasco e Gropello e quattro dell’infanzia di Dorno, Alagna, Garlasco e Zerbolò). In quell’istituto comprensivo in cui 33 docenti avevano inviato a febbraio una lettera di dimissioni dai loro incarichi, a un quadrimestre di distanza, girano ancora missive.

A inviarle è la dirigente scolastica, Sonia Mastroleo, per conoscere le motivazioni che si celano dietro alle dimissioni inoltrate ormai mesi fa, a febbraio, ma secondo Uil scuola Pavia e Uil Scuola Rua Lombardia, si tratterebbe di un vero e proprio "intento persecutorio" messo in campo continuamente. “Le lettere di dimissioni – sottolinea il segretario Uil Scuola Pavia, Luigi Verde – sono state inviate dopo che per oltre sei mesi, da settembre, gli insegnanti sono andati avanti, pur con tutte le difficoltà, a realizzare le attività loro assegnate e peraltro svolte proficuamente per decenni in quella scuola. Purtroppo, quando si sono resi conto che non c’erano più le condizioni di collaborazione hanno inviato le loro dimissioni specificando da subito che cessavano dal loro mandato per il venir meno delle condizioni per svolgere un lavoro efficace e sereno”.

A distanza di due mesi la dirigente ha iniziato a chiedere nuovamente spiegazioni. "Si tratta – continua Verde - di un mero intento persecutorio verso le insegnanti. Il continuo scrivere rappresenta solo la volontà di mettere pressione addosso a degli insegnanti che comunque sono già stati penalizzati con le dimissioni da incarichi, che si ribadisce, erano stati già svolti egregiamente negli anni precedenti. Mi piacerebbe vedere la reazione della dirigente scolastica a posizioni invertite, ossia se fosse il sindacato a chiedere conto di continuo del suo operato. Noi lo abbiamo evitato e siamo intervenuti in maniera ponderata anche se la dirigente afferma che il sindacato ce l’ha con lei e che in qualche modo la mettiamo in difficoltà con le nostre sacrosante richieste. Le nostre richieste che sono agli atti e quindi verificabili, non hanno mai avuto un riscontro da parte del dirigente, costringendoci a segnalare tutti i fatti nelle sedi opportune con l’auspicio che facciano le opportune verifiche e le oggettive valutazioni della situazione di Garlasco al fine di prendere provvedimenti risolutivi riguardo a questa situazione. Chiediamo allo stesso tempo che la dirigente la smetta di vessare il corpo docente, sia con le continue richieste (siamo arrivati a ben 600 circolari che significa una media di 3 al giorno) sia con cambi improvvisi e unilaterali del calendario degli impegni che mettono in seria difficoltà l’organizzazione della vita privata e familiare".

Anche il segretario generale Uil Scuola Rua della Lombardia, Abele Parente interviene e ribadisce: "Spero che i tempi per giungere a una soluzione siano rapidi proprio per dare un segnale sia agli insegnanti sia al territorio. Come già preannunciato a febbraio, come sindacato, ci siamo mossi in tutte le sedi per tutelare il personale scolastico e di conseguenza gli studenti e i loro genitori proprio per evitare che si verifichino altri problemi di questo tipo. Del resto quanto già accaduto a Solbiate, dove prima si trovava la dirigente, ci insegna che non si trattava di una mera presa di posizione del sindacato, ma che la comunità scolastica viveva un clima di tensione e di scarsa collaborazione".

Intanto a scuola ieri erano in corso i primi scrutini e oggi, quando suonerà l’ultima campanella, su richiesta di alcuni genitori, gli allievi festeggeranno la fine dell’anno scolastico e saluteranno i 200 docenti che li hanno accompagnati nel loro percorso. Dalla scuola sostengono che il clima sia sereno e che lo si voglia mantenere tale soprattutto per il bene dei ragazzi che dovranno affrontare gli esami.