MANUELA MARZIANI
Cronaca

"Noi, esclusi dalla festa del Ticino". Polemica a Pavia

Tra gli esercenti non sono stati ammessi quelli della neonata Confeventi

Alcuni dei commercianti esclusi

Pavia, 7 settembre 2016 - Rischia di finire a ‘torte in faccia’ la storica festa del Ticino. Rispetto al passato, l’11 settembre il lungoticino ospiterà le associazioni sportive e gli operatori di Ascom, ma non quelli di Confeventi. "È inaccettabile che l’assessore al Commercio, che dovrebbe essere di tutti – ha detto il presidente di Confeventi, Mariano Iovane – non abbia pensato che non concendendo il viale a noi, non lavoreranno 150 operatori". Il presidente parla di "un danno enorme". I 150 operatori che avrebbero lavorato avrebbero avuto altrettanti dipendenti e 300 persone che non opereranno si traducono in almeno 30mila euro di paghe mancate. Il mancato guadagno sarebbe di almeno 300mila euro. "E anche l’amministrazione comunale avrà un incasso inferiore, perché le associazioni non pagano e non ci sarà il versamento dell’occupazione di suolo pubblico da parte degli ambulanti".

Nei giorni scorsi, quando si cominciavano a gettare le basi per la festa, la Confeventi ha provato a cercare un dialogo con Palazzo Mezzabarba. "Il 10 agosto l’assessore Gregorini ci ha suggerito di avviare una raccolta firme in modo che lei potesse portare la nostra istanza in Giunta. Abbiamo raccolto 120 firme tra gli operatori della provincia, ma non sono mai arrivate in Giunta". Ieri, prima della stampa, il presidente ha incontrato il sindaco Massimo Depaoli. "Mi ha detto che siamo una piccola associazione, non riconosciuta. È vero, ma abbiamo 350 ambulanti associati che hanno il diritto di lavorare. Quanto al riconoscimento, avverrà quanto prima. Credevamo di poter raccogliere l’eredità di Confesercenti che ha sempre gestito la festa del Ticino dal 1979. Invece qualcosa è cambiato". E se ne è accorto anche Salvatore Ardire, titolare del ‘Diablo Saloon Steakhouse’. Solitamente metteva i tavoli sulla strada e chiudeva l’attività a Valle Salimbene per servire la clientela a Pavia. "Quest’anno avrò solo il marciapiede e 100 posti in meno. Non credo proprio di poter ottenere lo stesso guadagno del passato".