Non sono nativi digitali o millennials eppure per loro il mondo del web e della tecnologia non ha più segreti. Hanno partecipato a un corso di alfabetizzazione informatica e ora non devono più chiedere ai nipoti di effettuare al posto loro un prelievo o un pagamento. Felici come scolaretti all’ultimo giorno di scuola, ieri mattina nella sala conferenze del Broletto i 66 pavesi che hanno frequentato il corso di alfabetizzazione informatica organizzato dal Comune hanno ritirato il loro attestato.
"Abbiamo avuto 72 iscritti e in 66 hanno portato a termine il percorso – ha detto l’assessore alle Pari opportunità Mara Torti – Oltre a una lista d’attesa di 92 over 60 cui si è attinto in caso di rinunce e ora avremo a disposizione una serie di nominativi di persone interessate da contattare se dovessimo ripetere il corso". Il progetto rivolto a cittadini “tecnologicamente fragili“ nell’ambito del progetto Smacy-Smart in the City, realizzato con fondi regionali da un partenariato composto da Comune, fondazione Le Vele (capofila), Asst Pavia e Centro servizi formazione, ha visto tra i partecipanti una netta prevalenza di donne: 48 contro 24.
"Questa iniziativa – ha aggiunto il presidente de Le Vele, Giovanbattista Bernardo – ha reso un servizio alla cittadinanza che ora potrà interagire con l’Amministrazione comunale". "È stata una bella esperienza, che vorremmo ripetere", hanno sottolineato con voce unanime i partecipanti al corso che, oltre a imparare a usare Internet, gli abbonamenti, i social e i portali del Comune, hanno creato uno splendido rapporto con le loro insegnanti Michela Lorini, Gioia Nuzzo e Lorena Sgura. "Abbiamo ricevuto tanto – hanno concluso le insegnanti che da studentesse del corso di laurea magistrale in Comunicazione digitale sono salite in cattedra – ora ci piacerebbe ampliare il progetto".
M.M.