
I carabinieri nella struttura
Castelletto di Branduzzo (Pavia), 16 marzo 2023 - È la sorte che tocca a tanti edifici dismessi, “cannibalizzati“ da ladri di rame e di tutti gli altri materiali facilmente ricettabili sul mercato nero dei metalli o dell’impiantistica per edilizia. Ma questa volta i carabinieri hanno sorpreso i tre uomini “al lavoro“ e fatto scattare gli arresti in flagranza. Una segnalazione al 112 ha riferito movimenti sospetti all’ex hotel-motel “Castelletto“, in località Valle Botta di Castelletto di Branduzzo, già da tempo in disuso dopo il fallimento e pure oggetto di provvedimento di pignoramento. Nel tardo pomeriggio di mercoledì, i militari sono arrivati sul posto con più equipaggi, del Radiomobile della Compagnia di Stradella e delle Stazioni di Bressana Bottarone e di Santa Maria della Versa. Per il reato di furto aggravato in concorso, sono stati arrestati in flagranza R.M., di 52 anni, il fratello S.M., 40enne, e il 19enne V.D.M, figlio e nipote dei due, i primi originari della Sicilia e il più giovane vogherese di nascita, tutti domiciliati al medesimo indirizzo a Voghera. Recuperati e restituiti all’avente diritto, il custode giudiziario della struttura alberghiera pignorata, circa 300 chili di cavi elettrici in rame e altro materiale idraulico in alluminio, tutto accuratamente smantellato dagli impianti elettrico e idraulico dell’ex hotel-motel.
Ovviamente resta il danno dello smantellamento ormai compiuto, ma almeno i materiali non sono stati trafugati e ricettati, anche se non sarebbero comunque più utilizzabili. Posti invece sotto sequestro i vari utensili e attrezzi che i tre stavano utilizzando per l’illecito smantellamento, eseguito peraltro non in piena notte, come spesso accade in analoghe circostanze, ma quasi in pieno giorno, anche se già nel tardo pomeriggio. Forse i ladri erano convinti di poter agire indisturbati, in zona abbastanza isolata da occhi indiscreti, ma sono invece stati scoperti. I tre arrestati, dopo le formalità di rito, erano stati posti ai domiciliari nelle rispettive abitazioni di residenza. Ieri in Tribunale gli arresti sono stati convalidati e il giudice ha disposto le misure cautelari degli obblighi di firma e di dimora, in attesa di giudizio.