
Dalla Fondazione tre nuove borse di studio da 225mila euro per le eccellenze. Saranno destinate ai talenti di chimica, farmaceutica e innovazione industriale.
"Oggi voi ringraziate me, ma domani saremo noi a ringraziare voi per il ruolo che avrete nel mondo". Rivolgendosi direttamente ai vincitori di una borsa di studio, Sergio Dompé ha spiegato così per quale motivo la Fondazione che porta il suo nome supporta i giovani studiosi in materie Stem. In una delle aule del dipartimento del farmaco recentemente rinnovate erano presenti diversi vincitori di una borsa di studio come è accaduto a Emaan Jamil, vincitrice nel 2022 che prevede di laurearsi a luglio. Nata in Kuwait dove ha vissuto fino a 12 anni, prima di trasferisi in Pakistan e poi arrivare in Italia, a 25 anni è appena rientrata dall’Irlanda e sogna di frequentare il dottorato: "Non so se occuparmi di virus o malattie metaboliche".
Marco Destito, vincitore nel 2022, invece, si è laureato nel 2024 e da 8 mesi lavora nel reparto commerciale di Eurofin dove si occupa del testing dei medical devices. Fetemeh Salehi proveniente dall’Iran, infine, ha vinto la borsa di studio nel 2023 e sogna di lavorare in un laboratorio biocomputazionale progettando molecole e proteine con l’intelligenza artificiale, sfruttando i big data per creare e testare soluzioni innovative. Le loro testimonianze sono state al centro dell’evento “Per un’economia della conoscenza. Dialogo con le innovatrici e gli innovatori di domani“ che ha celebrato i cinque anni di collaborazione tra la Fondazione Dompé e l’Università di Pavia ed è stata l’occasione per annunciare un ulteriore programma di borse di studio a supporto, per la prima volta, di un percorso di dottorato di ricerca. Tre le nuove borse di studio per un valore complessivo di 225mila euro.
Il fondo è destinato a sostenere per tre anni gli studenti più promettenti che intraprenderanno il dottorato di ricerca in “Scienze chimiche e farmaceutiche e innovazione industriale“ nell’anno accademico 2026/2027. Con il lancio di questo nuovo fondo, la Fondazione supporta per la prima volta un percorso di dottorato a Pavia. Il legame della Fondazione Dompé con l’Ateneo pavese ha origini storiche. Fu proprio a Pavia che Franco Dompé, padre di Sergio che proiettò l’azienda di famiglia su scala industriale, si laureò in chimica e farmacia nel 1937. Unipv ha così voluto ricordare la figura di Franco Dompé intitolandogli un’aula del dipartimento di scienze del farmaco.
"La nostra famiglia è affezionata all’Università di Pavia – ha aggiunto Sergio Dompé – per la costante attenzione dimostrata verso la qualità e l’eccellenza nei campi della scienza e della ricerca. Ci impegniamo affinché la nostra Fondazione sia un punto di riferimento supportando l’accesso all’alta formazione e promuovendo contaminazioni tra saperi diversi e percorsi all’avanguardia, come quelli proposti a Pavia". "Il rapporto con la Fondazione Dompé è sempre più stretto – ha aggiunto il rettore dell’Università Francesco Svelto –. Io sono particolarmente orgoglioso perché si evidenzia il buon lavoro fatto con il mondo delle imprese, a partire da una realtà così prestigiosa". Nei primi cinque anni di attività la Fondazione Dompé ha assegnato oltre 130 borse di studio (di cui 25 destinate agli iscritti di Pavia) tra Italia e Stati Uniti dove dal 2021 è attivo un bando intitolato all’unica scienziata italiana premio Nobel per la medicina, Rita Levi Montalcini. Il totale delle borse di studio salirà a 184 entro l’anno accademico in corso, portando a 11 milioni di euro lo stanziamento complessivo. Un investimento che si prevede di incrementare.